Da quando hanno acquisito la brava
Elina Siirala dietro al microfono, i
Leaves' Eyes hanno lentamente virato il proprio sound verso qualcosa di più duro, ancestrale, viscerale, usando la splendida voce da 'mezzosoprano alto' di Elina come perfetto contrasto con le bordate schiacciasassi della band, come sempre guidata dal mastermind Alexander Krull.
E questo "
Myths of Fate" è qui a confermare l'ottima qualità della proposta, con l'ennesimo album centrato, folk quando serve, mai fermo e sempre pieno di piccole sorprese sonore all'interno di ogni brano. Sin dall'opener "Forged by Fire" questa piccola magia si ripete, per tutti i quasi 50 minuti del disco, alternando pezzi anthemici come "Hammer of the Gods" a momenti atmosferici e mutevoli come "In Eternity", concedendo poco alla sezione 'filler' e presentando un lavoro coeso, potentissimo, ben prodotto ed eseguito.
Dando un'occhiata alla loro discografia, mi sono accorto di come i Leaves' Eyes abbiano sempre preso dei bei voti, dalle nostre parti; beh, "Myths of Fate" continua nel solco della tradizione! Un album che funziona, che suona bene, cattivo e potente, che sa di terra, divinità pagane, di fuoco e di acqua, di miti e leggende.
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