Hagetisse - The Fountain of Fallen Stars

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2024
Durata:36 min.
Etichetta:Kapmes Records

Tracklist

  1. DWARS DOOR DE TIJD RUIK JE DE VERBRANDING
  2. DRINK FROM THE FOUNTAIN OF FALLEN STARS
  3. ALS ALLES EEN LAATSTE KEER IS
  4. DE STERREN STERVEN LANGZAAM UIT
  5. DE OGEN VAN DE NACHT
  6. DE TROON BLIJFT LEEG
  7. VERDRINKEN IN ANGST
  8. THE FIRST DARK

Line up

  • Maurice : everything

Voto medio utenti

Maurice De Jong (nessuna parentela con il centrocampista/meteora passato nel campionato italiano di calcio negli anni '90) é il classico artista estremo 'che non se regge/segue' … talmente creativo da partecipare, o essere addirittura il solo responsabile, di 'mille mila milioni' (cit.) di gruppi... Nel solo primo anno di vita degli Hagetisse (2017) ha pubblicato 3 full lenght che sono diventati poi 5 nei primi tre anni … oggi con 'The Fountain Of The Fallen Stars' tocca quota 6 album in 7 anni, un bel traguardo, non c'é che dire … ammetto che non ho ascoltato quanto fatto in passato, in quanto non amo per partito preso questo genere di 'artisti' non credendo nella 'logorrea artistica' … ma, sinceramente, giunti alla fine degli 8 pezzi che compongono quest'album, pur non cambiando idea, devo ammettere onestamente che la proposta del nostro 'strabordante' olandese non é affatto male. Certo non ci troviamo di fornte a chissà quale innovazione o suono maledetto, in fondo i pezzi seguono un po' tutti le stesse coordinate stilistiche per concezione e realizzazione, ma brani come 'De Ogen Van De Nacht', 'Verdrinken In Angst' o la conclusiva 'The First Dark' (unico pezzo in inglese) sono dei veri treni in corsa, in cui i riffs sanno essere vere e proprie rasoiate e la batteria una vera mitragliatrice impazzita. Da sottolineare come le melodie siano sempre presenti, ma mai sovrabbondanti o preponderanti e hanno comunque il pregio di riuscir a far digerire meglio, e a far memorizzare, dei brani fortemente estremi che altrimenti tenderebbero ad assomigliarsi pericolasemente troppo … Curiosa ma vincente la copertina, che grazie all'utilizzo di colori 'acidi e psichedelici' proietta Hagetisse in una dimensione parallela e nuova, anche rispetto al passato … speriamo che l'ispirazione del buon Maurice, non diminuisca, ma che sia accompagnata anche dalla voglia di volersi soffermare un po' di più a rifinire, migliorare e cesellare le proprie idee che non sono affato male... un ascolto é doveroso

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