Anacrusis - Hindsight: Suffering Hour & Reason Revisited

Copertina 9

Info

Anno di uscita:2010
Durata:120 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. CD 1 - PRESENT TENSE
  2. CD 1 - IMPRISONED
  3. CD 1 - ROT
  4. CD 1 - BUTCHER'S BLOCK
  5. CD 1 - APOCALYPSE
  6. CD 1 - A WORLD TO GAIN
  7. CD 1 - FRIGID BITCH
  8. CD 1 - FIGHTING EVIL
  9. CD 1 - THE TWISTED CROSS
  10. CD 1 - ANNIHILATION COMPLETE / DISEMBOWELED
  11. CD 1 - INJUSTICE
  12. CD 2 - STOP ME
  13. CD 2 - TERRIFIED
  14. CD 2 - NOT FORGOTTEN
  15. CD 2 - WRONG
  16. CD 2 - SILENT CRIME
  17. CD 2 - KILLING MY MIND
  18. CD 2 - MISSHAPEN INTENT
  19. CD 2 - AFRAID TO FEEL
  20. CD 2 - CHILD INSIDE
  21. CD 2 - VITAL
  22. CD 2 - QUICK TO DOUBT

Line up

  • Ken Nardi: guitars, vocals
  • Kevin Heidbreder: guitars
  • John Emery: bass
  • Paul Miles: drums

Voto medio utenti

Questi signori, ignorati da molti se non dai maniaci del genere, hanno fatto dei grandi dischi. Li hanno fatti in un’epoca in cui il thrash metal risplendeva fiero e tronfio con uscite di altissimo livello. Purtroppo, un po’ di sfortuna e la mancanza di palchi importanti non hanno reso giustizia al materiale degli Anacrusis, considerati dai più i padri di un genere ibrido tra thrash e prog, in grado di unire alla violenza sonora un gusto per la melodia fuori dal comune e una preparazione tecnica eccelsa. Può esserci allora una mossa migliore della ripubblicazione delle produzioni passate? Sì, può esserci, ma la scelta del combo statunitense è stata quella di risuonare da zero i primi due full lenght e di proporli in un unico cofanetto.

Hindsight è quindi un doppio album che comprende Suffering Hour, uscito originariamente nel 1988 e il successivo Reason del 1990. Disconi clamorosi che, grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie, assumono colori e significati che si perdevano parecchio a causa delle approssimative produzioni passate. Che dire dei due dischi? Suffering Hour è il debut album e, pur essendo notevole, risente ovviamente delle pecche di gran parte dei debutti, mentre Reason è più maturo e complesso. Ma tutto sommato, la qualità delle canzoni è assolutamente altissima per entrambi i lavori. I pezzi contenuti qui dentro faranno nascere in voi almeno due distinti sentimenti: il primo sarà la voglia incontenibile di saltellare e sbattere il crapone qua e là, mentre il secondo sarà un’immensa tristezza al pensiero del perché tante band che non sono mai state in grado di scrivere canzoni così siano diventate multimiliardarie. Nel primo caso, benevenuti nel club. Nel secondo...beh, come è noto una risposta non c’è e la storia della musica è purtroppo piena di casi come questo.

Per tutti quelli che non conoscono gli Anacrusis e amano il metal, un disco da comprare e tutto da scoprire, insieme magari ad un altro capolavoro del 1991 che risponde al nome di Manic Impression. Per tutti quelli che già amano la band, invece, un piacevole tuffo nel passato reso ancora più valido grazie ai miglioramenti nella produzione. Per me è un 9 pieno, trattandosi di una band di questo livello. Spero solo che la reunion porti anche alla composizione di nuovo materiale in grado di riportare questo nome sulle bocche dei kids di tutto il mondo.
Recensione a cura di Alessandro Quero

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 giu 2010 alle 08:27

Ho i due vinili originali; uno dei migliori gruppi usciti all'epoca. Gradito ritorno.

Inserito il 11 giu 2010 alle 21:39

Ammazza che colpo che m'era venuto! Pensavo fosse materiale nuovo... uffa. Vabbè, in genere non mi piacciono molto queste mosse ma un ascolto glielo darò volentieri.

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