La mia smisurata passione per i
Motorhead è cosa nota all’interno della redazione, potete dunque immaginare come sia stato felice di poter metter le mani – per ora solo virtualmente – sul mega box uscito per il quarantennale di
“Ace of spades”, prodotto questo che segue l’altrettanta mastodontica uscita dello scorso anno dedicata all’anniversario della doppietta
“Overkill/Bomber” (
qui il link della recensione da parte dell’altro Motorheadbanger di Metal.it,
Marco Pezza).
Non è questa l’occasione per incensare l’iconico album del terzetto britannico, son già state spese fiumi di parole da penne migliori del sottoscritto capaci di omaggiare al meglio quello che è
IL disco con cui la band di
Lemmy viene tutt’oggi identificata dopo quaranta anni a dispetto del fatto che nei decenni a seguire i
Motorhead abbiano rilasciato fior fiori di lavori e scritto brani altrettanto memorabili di quelli contenuti in
“Ace of spades”.
Un cruccio questo che lo stesso
Lemmy riporta con una punta di amarezza nella sua autobiografia
“La sottile linea bianca”, così come con altrettanta onestà ha più volte ammesso di non poterne più di suonare tutte le sere la titletrack e che se lo faceva era solo per il rispetto dei fan presenti ai concerti che si aspettavano di sentirla.
Lemmy aveva tutte le ragioni di questo mondo per dolersene, ma
“Ace of spades” è davvero uno di quegli album capaci di attraversare indenne le epoche infischiandosene strafottentemente di tutto e tutti. Un lavoro sfrontato, irriverente, veloce, dal gusto intenso come quello di whisky di qualità superiore e che non può mancare nella discografia essenziale di un rocker degno di questo nome.
Ma passiamo ora a quello che contiene il mega cofanetto celebrativo contiene in cui, come è lecito aspettarsi, troviamo di tutto e di più: ovviamente
“Ace of spades” ma soprattutto oltre quattro ore di musica suddivisa in due live registrati durante l’
“Ace up your sleeve tour” (presso il Whitla Hall di Belfast e presso il Parc Expo di Orleans) senza il minimo straccio di sovraincisioni, un lp contenente b-side e tracce mai pubblicate, un disco contenente le versioni demo di
“Ace of spades” (sentire la prima versione dell’Asso di Picche è qualcosa di sconvolgente…completamente diversa!) , un dvd in cui sono raccolti i video di esibizioni in tv e un concerto risalente al periodo 1980/81, un libro con foto esclusive in cui viene raccontata la genesi dell’album condito con l’aggiunta di interviste inedite, un fumetto (!!!), il programma dell’ “Ace up your sleev tour” e, infine, cinque dadi da poker che possono esser lanciati all’interno del gioco da tavolo presente nel box.
Un tripudio da perderci vista e udito che farà la gioia dei collezionisti che ancora oggi si emozionano al sentire “We are Motorhead and we play rock and roll!”