Questi
Sympathy provengono dal Canada e con questo
Anagogic Tyranny sono al traguardo del fatidico terzo disco, un momento che per il sottoscritto non rappresenta assolutamente nulla, al contrario della maggior parte delle persone che sembrano attribuire ad un evento simile chissà quale potere paranormale. Resto convinto del fatto che il disco definitivo può essere benissimo pubblicato anche dopo 25 anni di carriera, ma questo è un altro discorso. Il loro oscuro e potente Death Metal, di scuola tipicamente Statunitense, mostra un approccio al Metal estremo molto spontaneo e fluido, grazie a brani come Insurrection, And All Flesh oppure la lunga e conclusiva Potter's Field: Hic Occultus Occulto Occisus Est, tutte canzoni devote al più classico del Death Metal, ad ogni modo ben concepito e suonato. Gli spunti migliori provengono da una sezione ritmica martellante ma mai fine a se stessa o monotona, e difatti un batterista come Jim Austin (
Into Eternity) fa valere la sua capacità e la sua esperienza. Anche il concept generale risulta interessante, per via delle tematiche cristiane e "filosofiche" che vengono analizzate, e di certo non saranno ne la prima ne l'ultima band estrema ad indirizzarsi in questi territori così controversi, almeno a livello di immaginario. Anagogic Tyranny è un album sicuramente maturo, dove il Death Metal si esprime nella sua forma più classica, senza variazioni sul tema, ma questo non è affatto un limite invalicabile.
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