Thrash, thrash, e ancora thrash!
Quanti anni abbiamo dovuto aspettare per la rinascita di questo genere? Quanti gruppi insulsi, quanto thrashcore, metalcore, post/modern/new/nu thrash abbiamo dovuto sorbirci prima di buttare tutti questi modaioli nel cesso e passare finalmente a chi il thrash metal, QUELLO VERO, lo sa fare, suonare e comporre con l'anima?
Finalmente l'agonia è finita e le etichette, cercando di sfruttare il momento propizio, danno spazio a chi fino ad ora ha dovuto limitarsi in cantine e garage locali: stando attenti a non premiare chi non se lo merita o chi tenta di infilarvisi, è il caso invece di lodare chi è già in fila da un pezzo con lavori più che meritevoli.
E il caso di questi
LAZARUS A.D., che hanno pubblicato il loro debutto "
The Onslaught" già nel 2007, oggi ristampato, remixato e ri-masterizzato nientepopodimeno che da
James Murphy (che si era già occupato del sound nella versione originale) sotto ordine della
Metal Blade: e mai decisione fu più saggia dato che questi quattro ragazzacci del Wisconsin ci sanno fare eccome e fanno il paio con i
Mantic Ritual della
Nuclear Blast in fatto di liete sorprese della
New Wave of Worldwide Thrash Metal!
Nessuna sorpresa però dal punto di vista musicale: nessuna concessione alle mode, nessuna strana devianza, nessun modernismo, solo thrash old school 100%, fatto di cavalcate, riffs taglienti, bordate soniche, una voce sacrosanta per un genere come questo e, Deo Gratias, tutto funziona a perfezione!
Per convincervi buttate questa recensione nel cesso ed andate subito a spararvi l'opener
Last Breath sul loro
Myspace...beh, siete ancora qui?
Sfruttiamo il momento e cerchiamo di premiare chi vale e chi già da due anni cercava di riportare in auge questo genere mai troppo lodato e rimpianto!
La già citata "
Last Breath", "
Thou Shall Not Fear", la furia omicida di "
Every Word Unheard" e tante altre piccole immense gemme per 43 minuti di thrash metal incontaminato, classico, rabbioso, senza fronzoli ma mai caotico e fine a sè stesso.
Ne stia alla larga chi pensa che il vero thrash sia quello dei
Trivium o dei
Lamb of God.
Per chi invece se ne intende di musica,
Buy or Die, assolutamente.