Nile - In Their Darkened Shrines

Copertina 7,5

Info

Past
Anno di uscita:2002
Durata:58 min.
Etichetta:Relapse
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. THE BLESSED DEAD
  2. EXECRATION TEXT
  3. SARCOPHAGUS
  4. KHEFTIU ASAR BUTCHIU
  5. UNAS SLAYER OF THE GODS
  6. CHURNING THE MELSTROM
  7. I WHISPER IN THE EAR OF THE DEAD
  8. WIND OF HORUS
  9. HALL OF SAURIAN ENTOMBMENT
  10. INVOCATION TO SEDITIOUS HERESY
  11. DESTRUCTION OF THE TEMPLE OF THE ENEMIES OF RA
  12. RUINS

Line up

  • Dallas Toler-Wade: guitar, bass, vocals
  • Karl Sanders: guitar, bass, vocals
  • Tony Laureano: drums

Voto medio utenti

Continua il viaggio dei faraoni statunitensi Nile nelle oscure e marcie catacombe egizie, un viaggio a noi tramandato attraverso le urla lancinanti di Karl Sanders e il death metal spaccatutto dei tre americani, oggi orfani di Pete Hammoura e del fondatore Chief Spires, da molti anni ormai rappresentanti di una musica estrema che fa rima con altissima qualità del songwriting ed elevatissimo tasso tecnico. Ma attenzione, tra ammirazione e fanatismo il passo è breve ed il confine è troppo facile da superare...ed infatti è quello che è accaduto con l'uscita di "In Their Darkened Shrines". Non fraintendiamo, sicuramente si tratta di un'uscita di levatura superiore alla media delle uscite death metal degli ultimi tempi (comunque in netta ripresa rispetto ai tempi oscuri...) ma l'aura di capolavoro che è stata costruita attorno all'ultima fatica del terzetto di Greenville è decisamente fuori luogo e forse dovuta ad una eccessiva ammirazione, magari sopravvenuta in ritardo rispetto ai primi lavori, quelli migliori, che sì meritano l'etichetta di masterpiece.
Di ben altra fattura infatti risultano i precedenti "Amongst the catacombs of Nephren-Ka" e soprattutto il bestiale "Black Seeds of Vengeance" che raccoglie un po' il meglio della produzione illuminata dei Nile, che riescono a miscelare come sempre al meglio gli elementi più efferati del death con pachidermiche e sulfuree ritmiche doom e temi egizi che ci trascinano all'interno della cultura e della mitologia di questa fondamentale civiltà mediterranea. In definitiva un album obbligatorio per i cultori del death metal, rovinato ahimè da una produzione assolutamente NON all'altezza come dichiarato spontaneamente da Dallas Toler-Wade ai microfoni di EUTK (alla faccia di chi osannava anche questa...ci vuole del coraggio!), e sicuramente inferiore, seppure di poco, al lavoro precedente. Detto questo, attendiamo il nuovo Malevolent Creation e ringraziamo gli inferi per questa nuova ondata di death metal di qualità, affinchè la lezione dei maestri di inizio anni '90 non vada persa...
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli
In Their Darkened Shrines

cazzo che disco stupendo molta tecnica ma anche molta atmosfera grandiiiiiii questo si che è death metal

Un album...

...in qualche modo seminale. Potentissimo e bellissimo: segna la strada al capolavoro assoluto che sarà il disco successivo. Una sola pecca, una produzione indegna di tale lavoro.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 20 mar 2008 alle 11:36

senza dubbio l'apice dei Nile

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