E' dal lontano 1984 che questi
Vengeance vanno avanti in tutti i modi per elargire del sano e puro Heavy Metal come Dio comanda. Stavolta ci riprovano a tre anni di stanza dal loro ultimo disco, e bisogna dire che questo nuovo
Soul Collector pur non essendo un capolavoro si fa apprezzare per la sua forza, grazie a tre quarti d'ora semplici e senza pretese. La lezione è quella delle band storiche, andando a pescare in modo equo dall'Hard Rock al Metal più tradizionale, Judas Priest e Accept in primis, ovviamente tutto viene amalgamato anche da 25 anni di esperienza sul campo, e non sono di certo pochi. In sequenza le canzoni che più o meno riescono a rendere giustizia ai Vengeance sono Myspace Freak, Samurai, ma anche la traccia di apertura, Cross In The Rain. Quando vogliono sanno rallentare e addolcire i toni con una semi-ballad intitolata What The Hell Is Going On, il solito brano dal ritornello che colpisce al primo colpo, nulla di eccezionale ovviamente. Gli ingredienti fondamentali della loro dieta sono quelli di sempre, e nella maggior parte dei casi quelli vincenti, quindi riff secchi e diretti, semplici e senza pretese di chissà quale virtuosismo da masturbazione, e lo stesso discorso vale anche per le linee vocali che sembrano scritte apposta per essere ricordate al primo istante, grazie anche ad un timbro di voce aspro e trascinante. Onestamente non saprei dire quanti adesso faranno la fila nei negozi di musica per comprare questo Soul Collector, ma gli amanti di queste sonorità sono avvertiti... Rock And Roll Band la dice lunga.
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