Copertina 7

Info

Anno di uscita:2003
Durata:40 min.
Etichetta:Free Bird
Distribuzione:Brainstorm/Vinyl Magic 3

Tracklist

  1. SINKING STONE
  2. EASY TO GET SICK
  3. COME ON AND GIVE ME LOVE
  4. DANGER BUZZ
  5. YOU CAN GO
  6. DO IT GOOD
  7. SHE’S A SHRIEK
  8. BABY YOU CONTROL ME
  9. ROLL WITH THE PUNCHES

Line up

  • Rikard Jennische: guitar, vocals
  • Jakub Orzechowski: guitar
  • Gustav Grusell: bass
  • Olle Nilsson: drums

Voto medio utenti

Ancora un nome nuovo che ci arriva dalla Svezia, testimonianza di un particolare momento creativo delle genti Scandinave.
I Mugwumps esprimono uno stile fuori dagli schemi, piuttosto lontano dallo stoner ma anche dal psych-rock tradizionale, che definirei retrò-rock con buona dose di personalità.
Pensate ai Rolling Stones di almeno trent’anni fa, contaminateli con sfuriate energiche di garage-psych alla 13th Floor Elevators, mettete qualche venatura soul convogliata intorno alla presenza costante di un sax spigoloso, rivestite tutto con una patina di ruvida modernità punkeggiante, ed avrete un’idea ancora incompleta del sound dei Mugwumps.
Un cocktail variopinto in grado di soddisfare palati diversi, anche se individuare un pubblico preciso per una proposta assai particolare non è facile. Prevedibile comunque che i fans dell’heavy alternativo, solitamente di mente aperta, non se li faranno sfuggire.
Altissima energia e tanto calore rock in quest’album che si apre sulle ruvide linee blues di “Sinking stone”, dove emergono i primi frenetici duetti tra sax e lead guitar, soluzione che rappresenta una costante di questo lavoro.
Immerse nell’atmosfera sessantiana ed ispirate dagli Elevators “Come on and give me love” e “You can go”, che riportano alla luce un ideale di free-rock come recentemente solo i Baby Woodrose hanno saputo fare, un feeling antico prodotto da menti moderne per brani veramente carismatici.
La band Svedese sfrutta ogni artificio possibile per dare risalto ed identità ad ogni singola canzone, quindi scende in campo anche un martellante pianoforte nei rock’n’roll Rollingstoniani “Baby you control me” e “Do it good” con il risultato di un groove stratosferico, e gli sforzi per evitare l’immobilismo nostalgico premiano un debutto certamente interessante.
Qualche perplessità sulle vocals alla Iggy Pop, a tratti un po’ sconnesse e sguaiate, ma è prevedibile possano migliorare con l’esperienza.
A titolo personale indico quale miglior brano l’esteso e rilassante blues finale “Roll with the punches”, quasi una psych ballad elegante e ricca di sentimento, ma l’intero album non presenta particolari cedimenti e l’intensità si mantiene a buoni livelli dall’inizio alla fine.
Per qualcuno sarà strano vedere tante valutazioni positive concentrate in un breve periodo, ma è questo il bello dell’universo musicale. Lo scorso anno si era chiuso all’insegna del ristagno per l’area heavy rock, adesso c’è una vera esplosione qualitativa nel settore sia per i gruppi già affermati sia per le fresche novità. I Mugwumps fanno parte a pieno titolo della seconda categoria.

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