Copertina 6

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2009
Durata:71 min.
Etichetta:Prog Rock Records
Distribuzione:SPV

Tracklist

  1. A DRAGON SHALL COME
  2. A SLAVE TO METAL
  3. MIDNIGHT SKY MASQUERADE
  4. GOODNIGHT BOSTON
  5. DARKNESS COMES TO LIGHT
  6. A BEAST ABANDONED
  7. I WILL NEVER EVER STOP
  8. ALL HAIL THE WARRIOR
  9. KINGDOM OF THE BATTLE GODS
  10. SPIRIT OF THE ELVES
  11. NO METAL SON OF MINE
  12. OUT OF CONTROL
  13. MIDNIGHT SKY MASQUERADE (ACOUSTIC)

Line up

  • Juan Roos: vocals
  • Henning Pauly: guitars, bass
  • Stephan Kernbach: keyboards

Voto medio utenti

L'ennesimo progetto di Henning Pauly ha un obiettivo ben definito: riportare in auge il metallone anni '80, musica che il buon chitarrista/songwriter americano ha sempre apprezzato. E così, circondato da un paio di bravi e capaci musicisti, il buon Henning Pauly dà alle stampe un prodotto che più "tributario" non si può, insistendo così tanto sulla componente metallosa e potente, da risultare quasi buffo o divertente (chi ha detto Tenacious D???). Potreste quindi partire dai titoli di molte canzoni di questo Midnight Sky Masquerade, per capire cosa abbiamo di fronte: "A Slave to Metal", "A Beast Abandoned", "All Hail the Warrior", "Kingdom of the battle Gods", "No metal son of mine".... tutto chiaro, no??

A fronte di una così baggiana esagerazione degli stilemi metal, la musica degli Shadow's Mignon risulta piacevole, potente e ben costruita. Le coordinate stilistiche richiamano immediatamente alla mente gli Accept o i Priest di "Hell bent for Leather" e "British Steel", grazie anche alla performance di Juan Roos dietro il microfono, vero emulo del miglior Rob Halford. La cosa che, inevitabilmente, non convince affatto, in un lavoro del genere, è l'eccessiva derivatività della proposta musicale, ed anche l'altalenante qualità dei brani, che, a fronte di pezzi superbi e convincenti ("A Slave to Metal", "A Dragon Shall Come", "A Beast Abandoned"), sciorina, più di una volta, brani fiacchi e spompati, concentrati soprattutto nella seconda parte del cd. In particolare, sono i mid tempos e le canzoni più lente a risentire, a parere di chi vi scrive, di questo brusco abbassamento qualitativo.

Disco riuscito, dunque, o meno? Io vi consiglio vivamente di dare un'ascoltata ai brani dal myspace della band ( http://www.myspace.com/shadowsmignon ). Per quanto mi riguarda, obiettivo raggiunto solo in parte.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 29 mar 2009 alle 21:09

finalmente un album di sano metallone e sempre meglio di altri album di gruppi più strombazzati e che fanno cagare ( i nomi li lascio a voi)

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