Dopo averli visti in azione all'edizione 2008 del Gods of Metal ed averne curato il relativo live report, mi trovo ora tra le mani il primo full length dei torinesi
Brain Dead. Dopo un giudizio non proprio positivo dopo l'esibizione in quel di Bologna, la possibilità di ascoltare con tutta la calma del mondo questo "In The Deep Of Vortex" mi ha permesso di dare una valutazione più ponderata della band. Le conclusioni che si possono trarre sono, ahimè, però non molto distanti da quelle espresse mesi addietro: il thrash metal proposto da questo quartetto non presenta spunti degni di nota, con pezzi raramente efficaci come dovrebbero essere, nonostante le doti strumentali dei rispettivi musicisti siano pressocchè inattaccabili. Ora, qui nessuno pretende di reinventare il thrash metal, ma una certa ispirazione nel songwriting è vitale, soprattutto ora che il fenomeno della New Wave Of Thrash Metal si sta imponendo anche a livello commerciale. Personalmente non ho riscontrato le qualità richieste per poter emergere da questa scena sempre più affollata, anche per via della voce del singer Felix, che in questa sede palesa delle forti lacune da un punto di vista prettamente timbrico, oltre a sfoderare una pronuncia inglese assai claudicante che riporta alla mente lo Steve Sylvester dei primissimi tempi.
In definitiva un disco sottotono, ancora acerbo e decisamente non in grado di essere apprezzato se non da chi di thrash/speed metal ci vive.
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