Anti-Human Black Metal, una definizione, un programma. Con queste premesse bisogna avvicinarsi a questo primo, ferale esordio dei Norvegesi
Tyrann, band in cui fra l'altro militano componenti dei vari Tsjuder, 1349... insomma non proprio gli ultimi arrivati.
Shadows Of Leng è un esplosione di puro e incontaminato Black Metal, con molti rimandi alla scuola Norvegese chiaramente, ma più nel dettaglio alle band di cui sopra. In tre quarti d'ora si respira l'odore della morte in ogni sua sfumatura, grazie a delle strutture musicali semplici ma al tempo stesso penetranti, che offuscano il sole in cielo. In molti frangenti, nello specifico Trial By Fire, ricordano i grandiosi Immortal di Pure Holocaust, con tutto quello che ne consegue. I Tyrann riescono a rendere concrete atmosfere violente e crude, senza mai esagerare troppo in velocità e brutalità, anzi spesso lasciano a spazio ad alcuni rallentamenti che creano un effetto plumbeo, un pantano in cui affogare i peggiori istinti umani. Sono sicuramente un incentivo invece le spruzzate di Thrash Metal che ogni tanto fanno capolino nei riff più arrembanti, sicuramente i loro brani ci guadagnano in scorrevolezza. Nulla da dire su tutto l'aspetto meramente tecnico, come produzione e package, professionali e ben studiati per fare detonare il loro Black Metal, e a conti fatti canzoni come Beneath, Hellridden e Dreams Of R'lyeh non potrebbero fare altrimenti. In poche parole, True Norwegian Black Metal.
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