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Victor Smolski, virtuosissimo chitarrista di origini russe, attualmente ascia dei
Rage di Peavey Wagner, e torna qui con il suo progetto a nome
Mind Odyssey, power melodic band di base in Germania, le cui tracce si erano perse nel 1999. Ben 10 anni, infatti, separano questo
"Time to change it" dai suoi predecessori, e sicuramente dovremo ringraziare il ritardo dei lavori in casa Rage per questa uscita!
Il dischetto di cui vi apprestate a leggere la recensione consta di 10 tracce di onesto e "chitarroso" heavy metal. Desidero innanzitutto, ringraziare la label per aver, come al solito, infarcito il cd di voice-overs, che danno proprio quel gusto in più nel recensire ed ascoltare un disco, in cuffia ancor di più. Vabbè, pazienza. Torniamo al disco.
In
"Time to change it" troverete una band guidata con mano sicura dal suo axe-man: nell'alchimia di queste canzoni i riffoni di Victor sono infatti il 90% della ricetta, ma anche gli altri componenti non stanno certo a guardare... Una nota di colore per la bella voce di Mario, che assomiglia in maniera impressionante ad un certo Michael Kiske, pur non avendone la smisurata estensione. Ed è un piacere ascoltare brani come la opener
"Riding and ruling" o
"I want it all" (niente a che fare con i Queen, tranquilli!), brani potenti e davvero trascinanti. Purtroppo, però, i problemi di "Time to change it" iniziano quando il disco comincia a girare più d'una volta. I pezzi tendono, misteriosamente, ad assmogliarsi un pò troppo, e se non fosse per qualche finezza allo strumento di Victor Smolski, staremmo qui a parlare di pastone riscaldato. Eppure, i numeri per far bene ci sono tutti; insomma, come si suol dire,
"il ragazzo ha le capacità ma non si applica": una band come i Mind Odyssey, dopo dieci anni, avrebbero davvero potuto sfornare il classico "discone", cosa che "Time to change it" non è; ciò non toglie che i bei pezzi ci siano (e penso ancora alla veloce
"Storm Warning" dal riff assassino, o alla cattiva e "pogativa"
"Raven and Swan").
In conclusione, i Mind Odyssey ci hanno regalato un disco di buonissimo heavy metal, piacevole da ascoltare e con più di qualche spunto sopra le righe. Come dice il saggio,
"piuttosto che niente, meglio piuttosto!!!"
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