Dopo più di un decennio in attività come Dies Irae (e con diverse uscite al loro attivo), questo quintetto, proveniente dalla Romania, ha poi inaugurato il cambio di monicker in
Warganism con questo album, "Centipede", uscito qualche mese fa per la locale Taine Records.
Quello che ne emerge è un Death Metal dalle innumerevoli sfumature, dal Black al Thrash ed al Folk sino al Gothic & Industrial della versione remix di "Shadow Boxing" (bonus track a dire il vero evitabile), un tessuto sonoro che ha i suoi momenti migliori nell'impiego delle soluzioni melodiche, sia nelle trame dei due chitarristi, sia a livello di linee vocali, soluzioni che ricordano un po' gli Amorphis ed un po' i Lake of Tears, anche se certi passaggi di "Stay" rimandano pure ai Children of Bodom. Tra i pezzi più riusciti si segnalano sicuramente le scattanti "Live the Unique", aperta da un bell'arpeggio che si riaffaccia poi nel breack acustico, e "To Forget", caratterizzata da interessanti effetti e da un taglio più moderno, decisamente ben interpretata da Radu Iordache, che se la cava più che bene con le clean vocals dell'acustica "Envy", una canzone riuscita ma lontana dal contesto musicale dell'album.
Qualche tentennamento ("The Words", "Story Down" e sopratutto la conclusiva ed imbarazzante "Shadow Boxing") di troppo, cozza con l'esperienza accumulata dai Warganism, ma dato che siamo di fronte ad una ripartenza, e che tutto sommato non mancano idee interessanti, lasciamo che si riazzeri il countdown...
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