Ero scettico nel mettere questo dischetto nel lettore. Questo, fondamentalmente, per una mera questione estetica, essendomi pervenuto in semplice formato CD-R con il nome del gruppo scritto sopra a pennarello. Temevo in un eccesso di amatorialità nel demo dei milanesi
Blazing Clash, che con questo
“Princess Of Rock”, registrato alla fine dell'anno scorso, debuttano sulla scena metallica italiana. Con molto piacere, invece, ho accolto una registrazione professionale, chiara e (fin troppo) pulita, che dona giustizia ad alcuni brani veramente ben riusciti. Siamo in un ambito Heavy Metal classico dalle svariate influenze, che vanno dalla NWOBHM al power tedesco, passando dallo U.S. Heavy Metal. Il sound giusto, insomma. L'intro strumentale
“Prelude” dà inizio alle danze in un modo che difficilmente poteva essere migliore: potenti cadenze di acciaio che ci guidano fino alla seconda traccia,
“Back From The War”, un brano classico, epico, assolutamente Heavy Metal, dove l'influenza dei migliori Blind Guardian (quelli di “Tales From The Twilight World”, per intenderci) è più che mai vivida sul ritornello corale. La terza
“Made Up To Be A Monster” sprizza Manowar da tutti i pori, i Manowar più stradaioli (quelli della saga del “Warlord”, insomma)...ed in effetti il brano potrebbe essere usato tranquillamente da una certa marca italiana di motociclette per pubblicizzare il suo “mostro”: veramente eccellente. Il quarto brano,
“The Hammer” è costruito su un up-tempo in realtà piuttosto monotono, essendo praticamente privo di cambi significativi e tutto giocato su cori (un po' alla maniera dei, questa volta, “peggiori” Blind Guardian) fatti sì bene ma che alla lunga appiattiscono il tutto. Bella invece la
title track posta in chiusura, anche se a mio avviso inferiore al trittico iniziale. Concludendo, devo riconoscere che questi ragazzi sanno fare dell'ottimo Heavy Metal, e lo fanno da professionisti, da gente che sembra suonare da molti anni; le cose che più mi hanno colpito di questo disco sono la facilità e la spontaneità con le quali il gruppo riesce a creare delle melodie veramente azzeccate, catchy ma non banali e sempre grintose. Ottima prova strumentale, inoltre, ed un forte applauso per il vocalist
Daniele: veramente eccellente.
Certo, “The Hammer” non mi piace molto, ma considerando che su cinque tracce tre mi fanno scapocciare come un pazzo e una mi piace comunque abbastanza...il risultato è certamente da considerare positivo. Come accennato, la produzione è forse un po' troppo pulita, fredda...auguro al gruppo di trovare al più presto un produttore che sappia tirare fuori alla grande un sound
100% Blazing Clash. Le premesse per un debut album col botto, secondo me, ci sono tutte.
www.myspace.com/blazingclashmusic
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