Finalmente gli
Icon In Me riescono a collocare discograficamente il loro debutto che, lo ricordiamo, è stato prodotto da
Jacob Hansen presso il suo rinomato studio danese ed è pronto dalla fine del 2008. Ora la band è sotto contratto con la
Massacre e può far sentire a tutto il mondo la sua irruente potenza. Del gruppo fanno parte il cantante
Tony JJ (M.A.N., ex-Mnemic, ex-Transport League) ed il batterista
Morten Löwe Sörensen (Submission, The Arcane Order) che, in questa sede, hanno incrociato microfono e bacchette con il chitarrista dei russi Hostile Breed
D.Frans. Inoltre, a dare manforte ai nostri sul disco ci hanno pensato ospiti di tutto rispetto come
Steve Smyth (ex. Nevermore, Testament),
Flemming C.Lund (The arcane order, Invocator) e
Andy Solvestrom (Within Y, Evildoer, Cipher system). La proposta dei (convenzionalmente) russi Icon In Me è quindi da inquadrarsi in un post thrash metal a tratti piuttosto estremo, a tratti più melodico, ma sempre moderno e decisamente “pestone”. Le caratteristiche del disco sono in sintonia con le caratteristiche del genere proposto, per cui suoni ultra compressi, voce urlata alternata a voce pulita (generalmente sui chorus), tempi veloci alternati a momenti più “rilassati”, eccetera...c'è da dire che comunque il risultato è rimarchevole: i brani sono tutti molto potenti (e qui la produzione allo studio Hansen gioca un ruolo fondamentale) e la tecnica in possesso del gruppo è decisamente elevata.
Gli amanti del metallo di ultima generazione non potranno che gioire di questo disco, ed anche gli estimatori dei suoni più estremi avranno pane per i loro denti, essendoci numerosi momenti veramente dirompenti (compreso l'utilizzo di blast-beat) che avvicinano la proposta dei nostri a certe soluzioni death... per i più tradizionalisti questo lavoro potrà risultare come una specie di “tour de force”, io stesso ho faticato le proverbiali sette camicie per arrivare alla fine, ma questo dipende solo dal gusto personale. Il limite che riscontro, ed ho sempre riscontrato, in produzioni come questa, è l'eccessiva freddezza/asetticità della proposta ed il (per me) discutibile accostamento continuo di momenti brutali a momenti melodici, specie per quanto riguarda le vocals: il tutto risulta un po' forzato. Ma chi ama il genere ama anche queste caratteristiche, per cui sa a cosa và incontro.
Per concludere, consiglierei agli amanti dei vari Machine Head, Fear Factory, Mnemic, eccetera di ascoltare il gruppo sulla sua pagina MySpace (si veda il link in basso): dovrebbe attirare la vostra attenzione. Disco consigliabile anche a tutti i ragazzini che vogliono fare gli smargiassi con le loro coetanee tutte prese da Ligabue ed amenità simili: colpirete senz'altro la loro attenzione, boys!
www.myspace.com/iconinme
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