Gli
Hatebreed celebrano se stessi con un tributo ai loro padri putativi, nonché ispiratori, attraverso questo “For The Lions”, album interamente composto da covers.
Diciotto canzoni che portano nel loro dna il marchio di fuoco della musica più incendiaria e sovversiva, che sarà poi trasferita nei geni e nei cromosomi degli Hatebreed.
Ovviamente la parte del leone la fanno una pletora di bands punk/hardcore che hanno fatto la storia di questo genere. Si va dai
Suicidal Tendencies ai
Madball, dai
Black Flag, con la riottosa “Thirsty And Miserable”, ai
Misfits, la cui “Hatebreeders” ha dato il nome alla band, passando per
Sick Of It All,
Agnostic Front e
Bad Brains.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata da una serie di band che sicuramente hanno influenzato gli Hatebreed, sebbene in misura minore e, se non stupisce la presenza di bands come
Slayer (“Ghosts Of War”),
Metallica (“Escape”) e
Sepultura (“Refuse/Resist”), sicuramente colpisce la presenza di bands come gli
Obituary e i
Crowbar.
La band provvede, ovemai ve ne fosse bisogno, ad iniettare ferocia nelle canzoni, specialmente quelle più datate, ed è questa l’unica licenza che la band si concede.
Per il resto forse non c’era davvero bisogno di questo disco, che è solo per affezionati collezionisti e maniaci della band.
L’unica critica che si può riguarda gli assenti, nonostante i presenti siano ottimi e abbondanti. A riguardo mi stupisce nontrovare coverizzati i seminali
Pantera o i
Biohazard, mentre a sorpresa ci sono i
Merauder, band a mio modesto parere senza infamia né lode. Ma come si dice in questi casi, ogni ha i miti che si merita.
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