Dopo gli Arcana Coelestia tocca agli
Urna infliggere una coltellata nello stomaco ad ognuno di voi, fra l'altro questi due progetti musicali hanno in comune membri delle stesse line-up. Ovviamente lo stile è sempre quello, del putrido e catacombale Funeral/Doom Metal, però cambiano i punti di vista. Negli Arcana Coelestia a livello prettamente concettuale è l'esoterismo e per certi versi la ricerca filosofica a caratterizzare tutto, negli Urna invece pur essendo presente sempre una certa vena spirituale viene dato maggiore risalto ad un approccio più sperimentale e "liquido", e basta dare un'occhiata alla copertina, dai toni più contemporanei e sperimentali. Ormai giunti al terzo disco gli Urna sanno come muoversi all'interno di questo genere musicale, e lo fanno andando a cercare soluzioni che possano donare quel quid in più rispetto a tutti gli altri dischi del settore, mi sto riferendo a degli arrangiamenti molto vicini all'Ambient che fanno delle tastiere e di tutti gli effetti un perno su cui costruire la loro musica.
Iter Ad Lucem è un monolite di granito, con delle venature al suo interno che mettono sullo stesso livello due aspetti: quello carnale e umano, rappresentato da un incedere pachidermico, e quello più etereo e impercettibile, praticamente la vena sperimentale che li caratterizza, ma niente distorsioni in territori Electro o cose varie, per sperimentazione si intende un qualcosa di non facilmente catalogabile che ad ogni modo passa sempre attraverso gli strumenti tradizionali. Iter Ad Lucem cadendo come il loro terzo album lo si può definire il disco della definitiva "consacrazione", da qui in poi si può soltanto continuare a migliorare, e ad annichilire.
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