Qualche anno fa solo in pochi si sarebbero aspettati un album live dei Therion, invece, ecco uscire un lavoro ambizioso, che presenta brani registrati in sedi differenti nel corso dell'ultimo tour. Ventiquattro canzoni per due cd di musica che vanno a pescare da tutta la discografia della band, senza dimenticare i primi due album dai quali sono riproposte song quali "The Return" o "Symphony of the Dead". Lo spazio maggiore è dato ovviamente all'album "Theli", che apre le danze con "Invocation of Naamah" (ovviamente dopo il prologo di rito "Ginnungagap") per poi chiuderle nel secondo cd con il binomio "To Mega Therion" e "Cults of the Shadows". Per quanto riguarda la scaletta non ci si può dunque lamentare e sono sicuro che la varietà ed il numero di pezzi non scontenteranno nessuno; lo stesso si può dire della produzione, senza dubbio d'ottima fattura. Qualche dubbio su possibili artifici tecnologici rimane (specialmente per quanto riguarda la batteria), ma nel complesso le canzoni dei Therion, voci a parte, non richiedono poi una gran perizia tecnica tale da dover ricorrere a ritocchi e aggiustamenti in studio. "Live in Midgard" è quindi un lavoro tutto sommato genuino, che rispecchia fedelmente la resa live della band e forse è proprio questo il problema: chi ha avuto modo di vedere in azione la band di Christofer Johnsson si sarà reso conto di come spesso l'attenzione sia rivolta più alla riproposizione fedele e tecnica dell'opulento aspetto orchestrale, con la conseguenza implicita di una freddezza esecutiva che non rende giustizia al valore delle composizioni. Sul piano esecutivo sono poche le critiche che si possono muovere ai Therion in questo live e anche i più difficoltosi passaggi vocali sono ben riproposti grazie al ricco e corposo coro a sei voci. Bravi, precisi e puliti, i Therion di questo "Live in Midgard" sono però del tutto anonimi e calcolati, tanto da non riuscire per nulla a ricreare le atmosfere vellutate e mistiche di cui sono capaci. Certo, si tratta di un lavoro coraggioso per una band del genere, ma davvero arrivare alla fine di questi due cd è un'impresa titanica, proprio per via dell'apatia esecutiva chi li contraddistingue in negativo e che provocherà ripetuti sbadigli. Insomma, è un album abbastanza deludente, che può indirizzarsi solamente verso i fans più accaniti e fedeli dei Therion. Gli altri possono benissimo farne a meno.
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