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Disbelief sono un gruppo decisamente poco fortunato, diciamocelo. Nonostante anni ed anni ed anni (20!) di "gavetta" e di carriera magari non troppo sfavillante, ma comunque degna di nota, i cinque tedeschi non hanno mai avuto un grosso hype per il popolo metallico. L'aspetto notevole della cosa è che, anche con un percorso così accidentato, i Disbelief hanno sempre cercato di reinventarsi e di darsi un certo tono, quasi a voler dimostrare di valere realmente qualcosa. E lasciatemelo dire, stavolta hanno fatto proprio centro.
"Protected Hell" è un cd fresco, originale e vario. Il trademark è nettamente il loro, per carità, ma già fin dalla opener
"A Place To Hide" e soprattutto dalla successiva
"Hate Aggression Schedule" è piuttosto evidente che il passo in avanti fatto dal gruppo è in realtà bello grosso e che finalmente la piena maturità è più che raggiunta. Trattasi sempre di quel death metal drammatico e ricco di influenze palesato sin dall'esordio, ma le sfaccettature sono decuplicate e lo spessore compositivo è radoppiato. Il risultato è realmente ottimo, con i nostri che giostrano abilmente travolgenti inserti groovy ("This Hell Goes On"), digressioni gothic à la Sentenced (la succitata "Hate Aggression Schedule" ne è un esempio concreto) e, perché no, sfuriate tipicamente thrash bay area.
In definitiva, album da ascoltare assolutamente con la massima attenzione (non è facilissimo da assimilare, attenzione) e dedizione, perlomeno come tributo ad un gruppo onesto e "lavoratore" che ha sempre raccolto molto meno di quanto seminato. Complimenti ai Disbelief!
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