“United States” è il nuovo album di Paul Gilbert composto e registrato con la collaborazione di Freddie Nelson, singer dalla voce che per impostazione e grande intensità ricorda quella del mitico Mercury. Un cd che riconduce il guitar hero americano in lidi a lui molto cari e congeniali, ripercorrendo le tematiche che ricordano, per intenderci, i vecchi Mister Big e Queen.
La partenza è assolutamente pirotecnica, "The Last Rock And Roll Star" è un surrogato di potenza caratterizzata da una ritmica saettante con trame musicali di grande effetto, con un solo infarcito da una cascata di note vertiginose. "Hideaway" ci permette chiaramente di apprezzare il tentativo da parte di Nelson di emulare Mercury, tentativo non vanificato anche grazie ad una buona versatilità canora e un uso dei cori ben distribuito, situazioni che ritroviamo anche nella successiva "Waste Of Time", un brano decisamente orecchiabile ma piacevolissimo. "Bad Times Good", anche se con toni più moderati, riesce a catturare l'interesse per brio e vivacità, un motivo che ha nel cantato la sua carte vincente come l'alternativa "Paris Hilton Look- Alike", che rappresenta un'altra sterzata di stile a dimostrazione delle diverse anime che attraversano “United States”. Brano retrò con la particolarissima "The Answer" in cui l' assolo ricorda quelli del grande May, dolcissima la parte iniziale e finale del pezzo che ben si fondono in un contesto che pur risultando molto orecchiabile, riesce a fare breccia nell'ascolto. Toni carichi di atmosfere in "I'm Free", dove la sei corde di Gilbert ci delizia con passaggi superlativi e in simbiosi con la bella voce di Nelson sembre ben modulata. Ritmo in primo piano con la grintosissima "Pulsar", sezione ritmica di ottima fattura con qualche sprazzo blues, ennesima inversione di rotta con la particolare e divertente "Girl From Omaha", semplice nello sviluppo melodico ma decisamente accattivante. Chiude l'album la bellissima "I'm Not Addicted", motivo in cui Paul Gilbert la fa da padrone e la sua performance risulta assolutamente strabiliante.
Questo lavoro convince e senza dubbio rappresenta nella carriere dello shred statunitense, una delle sue migliori produzioni post Mr. Big, un cd che grazie alle innumerevoli sfaccettature musicali, è in grado di risultare interessante permettendoci di apprezzare un musicista di prima qualità e sempre in grado di proporsi con originalità e passione.