Martin Van Drunen è un'icona del death metal di derivazione europea, ed è quindi naturale che quando ci sia di mezzo il suo nome ogni progetto o band acquisti immediatamente maggiore interesse da parte degli "addetti ai lavori". Così era stato l'anno scorso con gli Hail Of Bullets, che tra l'altro esordirono con un disco di ottima caratura, e così è oggi all'atto di uscita del nuovo album targato
Asphyx, band principale di Martin assieme ai Pestilence che furono. Vista e considerata l'ottima prova con la sua nuova band, i presupposti per un ritorno in pompa magna della band olandese con
"Death...The Brutal Way" c'erano tutti, e molti già si sfregavano le mani prima ancora di assaporare il nuovo pargolo nato in casa Asphyx.
Purtroppo per loro (noi, mi ci metto anche io), il boccone sarà meno gustoso del previsto e sarà più difficile da buttare giù. Questo nuovo disco sciorina quelli che da sempre sono i tratti distintivi della band: la voce di Martin è sempre un piacere da ascoltare, con quel suo urlo sgraziato e soffocato; i brani hanno sempre quell'incedere marziale ed epico che riporta alla mente i Bolt Thrower, altra storica band di cui Van Drunen ha fatto parte; non mancano nemmeno i rallentamenti asfissianti nè i tratti più serrati sottolineati dall'immancabile tupatupa. Insomma, parafrasando una vecchia canzoncina che mi divertivo a cantare da pupo, "non manca più nessuno, solo non si vedono i due leocorni". Tutto questo per dire che in "Death...The Brutal Way" gli ingredienti per fare il botto ci sono tutti e si riallacciano fedelmente agli stilemi degli Asphyx, ma manca il soffio vitale, l'ispirazione, la scintilla che ti fa illuminare gli occhi. Dov'è finita l'ispirazione che ci aveva fatto amare solo un anno fa "Of Frost And War"? I più maliziosi potrebbero pensare che Martin non abbia voluto essere da meno del suo "amico" Patrick Mameli che proprio quest'anno si è occupato del ritorno dei Pestilence; ovviamente noi non sappiamo se questo sia vero, ma in questo duello tra giganti del death metal sono gli Asphyx a uscirne con le ossa rotte.
Rimane il fatto che "Death...The Brutal Way" è un disco veramente vuoto di idee ed ispirazione, che tira in ballo un passato decisamente troppo oneroso da affrontare per gli attuali Asphyx. Rimaniamo in attesa del nuovo Hail of Bullets, e speriamo che sia decisamente migliore di questo album.