Copertina 5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2009
Durata:50 min.
Etichetta:Metal Blade Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. OPENING: PRELUDE TO PURGATORY
  2. RAISE YOUR FIST, EVANGELIST
  3. MOSCOW AFTER DARK
  4. PANIC IN THE PENTAGRAM
  5. CATHOLIC IN THE MORNING... SATANIST AT NIGHT
  6. SEVEN DEADLY SAINTS
  7. WEREWOLVES OF ARMENIA
  8. WE TAKE THE CHURCH BY STORM
  9. RESURRECTION BY ERECTION
  10. MIDNIGHT MESSIAH
  11. ST. SATAN'S DAY
  12. WOLVES AGAINST THE WORLD

Line up

  • Attila Dorn: vocals
  • Matthew Greywolf: guitars
  • Charles Greywolf: bass
  • Stefane Funebre: drums
  • Falk M. Schlegel: organ, keyboards

Voto medio utenti

Nuova release del gruppo teutonico Powerwolf, un album dai contenuti symphonic power, anche pomposi, in chiave decisamente hard rock.
L'intro orchestrale dalle atmosfere dark "Prelude To Purgatory" precede la solenne ma pirotecnica "Raise Your Fist, Evangelist" condita da riff d'effetto. Sulle stesse melodie si sviluppa "Moscow After Dark", dinamismo e sonorità corpose ben assortite anche se ripetitive con un buon uso dei cori. Più classicheggiante "Panic In The Pentagram" che sì rifà senza dubbio ai grandi Iron Maden, strutturata in maniera semplice ma molto piacevole e dirompente. Temi nuovamente sinfonici in "Catholic In The Morning... Satanist At Night" e "Werewolves Of Armenia", in cui pur evidenziando sempre la matrice heavy, si caratterizzano per la buona presenza vocale del singer Attila Dorn. "We Take The Church By Storm" e "Resurrection By Erection" non si distaccano molto dalle sonorità che attraversano l'intero album, pur regalando un buon ritmo grazie ad una sei corde ben rodata. e un buon lavoro di percussioni. "Midnight Messiah" ci riconduce ad atmosfere più hard rock in chiave Maiden e Blind Guardian, offrendo situazioni melodiche interessanti. "St. Satan's Day" continua a ripercorrere con linearità la componente sinfonico/orchestrale presente nell'intero lavoro e questo filo conduttore alla lunga risulta cadere nella ripetitività. "Wolves Against The World" chiude "Bible Of The Beast", a farla da padrone è l'interpretazione del singer, grazie ad un uso piuttosto modulato di un cantato di buona fattura abbinato ad un discreta partitura ritmica ed un ottimo suono delle tastiere grazie all'apporto di Falk Maria Schlege.
Sicuramente un cd che non si contraddistingue per originalità, se non a sprazzi, un album fin troppo ripetitivo che pur contando su un'ottima band dal punto di vista tecnico, manca nei contenuti musicali. Un cd con ottime potenzialità ma che fa fatica ad essere giudicato positivamente, potenzialità che ci auguriamo possano emergere nei lavori futuri.
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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