Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2009
Durata:55 min.
Etichetta:Sweet Poison Records
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. INTRO
  2. LAST BREATH
  3. DEPRESSION/REGRESSION
  4. LET THE DEAD BURY THE DEAD
  5. NO MERCY
  6. COWARD
  7. LORD BELIAL
  8. LIFE IN PAIN
  9. BURNING MIND
  10. CAN'T BELIEVE
  11. SEED OF BRUTALITY
  12. I HATE

Line up

  • Massimiliano "Max" Balzano: bass
  • Christopher "Chris" Stuler: percussion
  • Dario "Nano Malefico" Menegatti: vocals
  • Fernando Bonato: vocals
  • Patrick "Paion" Vidale: rhythm guitar
  • Tommaso "Tommy" Callegari: lead guitar
  • Luca Leardini: drums

Voto medio utenti

Il volantino promozionale della Sweet Poison allegato a questo dischetto li indicava come Ultra Tecnic Death Metal band. Questo, unito al fatto di trovarmi sotto gli occhi un gruppo formato da ben sette elementi, stava per far salire in me non poca preoccupazione. Temevo infatti di trovarmi sotto mano un'altra di quelle death band costruite a tavolino con l'unico scopo di far vedere quanto sono brave a suonare alla velocità della luce. Per fortuna mia, degli Hyra stessi e di tutti noi invece, niente di tutto questo. Qui non ci sono volgari dimostrazioni di potenza o di tecnica (semicit.), nossignori, qui c'è del fottuto e modernissimo metallo mortale: pesante, variegato, sofferto, catartico e sperimentale quanto basta. Ritmiche di chitarra che piovono come alabarde sulle nostre nuche, basso slappato come nella migliore tradizione funky ma dannatamente efficace ed insano nel suo contesto, assoli minimali, doppia voce scream/growl assolutamente ad hoc...questi sono, riassunti, gli ingredienti di questo micidiale “Seek For Salvation”. Le tracce si susseguono senza pietà a partire dall'intro richiamante orrori post moderni alla Silent Hill (forse un po' troppo lunga, in verità) fino ad arrivare all'ultima, esaltante, “I Hate”, passando attraverso incubi sonori riuscitissimi come “Let The Dead Bury The Dead” o “No Mercy”, introdotta da un carillon foriero di cattivissimi presagi... Brani compattissimi, percussivi, di una pesantezza indicibile ma mai monotoni. A dare una marcia in più alla possente sezione ritmica ci pensa il settimo elemento, così poco consono alla scena metal: il percussionista. Ecco allora che alla violenza sonora e concettuale dei Messhuggah i nostri abbinano l'insana follia degli Slipknot in un contesto spesso tribale alla Roots ma sempre ed inconfutabilmente estremo e legato al death metal.
La produzione assolutamente professionale, il look vincente e la veste grafica del CD sono le ciliegine sulla torta per questo combo padovano: le carte per ritagliarsi il loro spazio all'interno della scena estrema internazionale gli Hyra ce le hanno alla grande e pare che dal vivo la band sia semplicemente spettacolare.
Il loro dovere lo hanno fatto. Ora sta a tutti noi aiutarli ad andare in alto. Non facciamo gli italiani come al solito. Sicuramente in questo momento hanno un sostenitore in più, il sottoscritto.

www.myspace.com/hyra8

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