Debutto dei
Fake Problems sotto SideOneDummy Records, label americana che ha fatto il botto grazie soprattutto ai folk-punk rockers Flogging Molly e che si sta accaparrando alcune delle migliori uscite nel campo punk.
Arrivano dalla Florida (Naples) questi Fake Problems, che ci propongono un melting pot tra punk, folk, rock, country e molto altro ancora, unendo strumenti atipici (le trombe in "Don't Worry Baby" o il sax in "Alligator Assassinator") ai synth e ai consueti strumenti rock.
"It’s Great To Be Alive” è il terzo lavoro in realtà della band, nata nel 2001 come one-man project di Chris Farren. Non molto distanti dagli Against Me!, accomunabili anche per provenienza geografica, questi Fake Problem riescono a contaminare un genere che è dato per morto da decenni e che invece lascia spazio ancora a inventità e personalità, come dimostrato da questo lavoro.
Alcuni episodi sono ben riusciti ("Alligator Assassinator" o "Level with the Devil") altri un po' meno ("The Heaven & Hell Cotillon"), ma nel complesso è un album estremamente piacevole.
Bizzarro quanto basta per incuriosire, prodotto bene e suonato altrettanto, questo "It's Great to Be Alive" non si propone come una rivoluzione nel mondo del punk/rock alternativo, ma di certo merita un ascolto molto più dell'ennesimo album radiofonico del nome da classifica. Fateci un pensiero.
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