Tornano le
Merendine Atomiche, vecchie conoscenze del sottoscritto, che li conosce sin dagli esordi come tributo ai Metallica e ha avuto anche il piacere di condividere il palco con loro. Questo "Rude Rebel Brotherhood" è il terzo full-length della band, edito da Locomotive Records , che vede tra le altre cose la partecipazione niente meno di Chris Caffery (ex-Savatage), che ne è anche co-produttore.
Le Merendine Atomiche, a dispetto del nome che farà sicuramente sorridere i più giovani che non li conoscono, sono una delle band ormai storiche della seconda scena thrash italiana, dagli anni '90 in avanti per intenderci. La ritrovo - in ottima forma - a tre anni di distanza dal buon "Raw", che sanciva il passaggio verso un sound più moderno rispetto agli esordi tipicamente thrash old school.
Su questa scia si muove anche il nuovo lavoro del quintetto italiano, che ci propone un album non lontano stilisticamente dagli Extrema che furono, in album quali "The Positive Pressure, per intenderci.
Rocciosi, granitici, dagli enormi muri di chitarre high-gained, e con un cantato degno del miglior GL Perotti.
"Rude Rebel Brotherhood" non dice sicuramente nulla di nuovo, questo va detto, ma contiene canzoni veramente valide, capaci di stamparsi in testa già al primo ascolto. La title-track su tutte, ma anche "Helmet" oppure "Ignorance".
Nel complesso è un album indubbiamente buono, per una band che forse manca ancora di una propria personalità, ma che sa certo scrivere gran bei pezzi. Rispetto a tante banalità che arrivano fuori dai nostri confini, questo "Rude Rebel Brotherhood" merita un ascolto.
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