A guardare la copertina non ci avrei scommesso due centesimi, a guardare bene pure il logo nemmeno quei due centesimi della copertina. La puzza di marcio, putrefatto e quindi di Metalcore mi stava assalendo, ci ha dovuto pensare il tasto play a farmi cambiare radicalmente idea, e pure l'odore. Questi
Following The Shade affondano le proprie radici in una moderna concezione del Thrash/Death Metal, dove lo ammetto, ogni tanto qualche dose di Metalcore emerge, ma la maggioranza del caos viene creata da un tagliente e meccanico Death Metal asciutto e senza fronzoli. Ottima la sezione ritmica, con un drumming veramente sfiancante che regge alla perfezione l'efficacia di riffs semplici ma feroci al punto giusto.
The Butterfly Effect può essere considerato come il vero esordio di questo gruppo, anche se l'impressione che abbiano accumulato una precedente esperienza è forte, soprattutto alla luce del fatto che all'interno dell'album è veramente difficile trovare un momento di stanca. Hanno la capacità di innalzare la tensione e mantenerla sempre allo stesso livello, ma con canzoni come 30 Pleces Of Silver, The Others e aggiungo pure Fornication Under The Consent Of The King è impossibile che non avvenga. Ottimo anche il lavoro dietro al mixer che dona potenza e impatto a tutto quanto, compattando il loro Metal e sottolineando le grandi capacità espressive dei Following The Shade. Altro che Metalcore!
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