Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:39 min.
Etichetta:Tatra
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. GOTHIC ANTHEM
  2. ANGEL
  3. THE HOLY ONE
  4. PRAY
  5. THE POSSESSION
  6. DEVIL
  7. SHADOWS OF EVIL SINS
  8. HATRED
  9. MARCH OF THE DEAD
  10. WISH
  11. POST LUDIUM

Line up

  • Bjørn Alexander Brem: vocals, programming
  • Bjørn Aadland: guitars
  • Tom Kalstad: keyboards

Voto medio utenti

Finalmente, dopo due buoni E.P., arriva il primo full lenght album del norvegese Gothminister, pronto a sbancare in tutti i Dance Floor di mezzo mondo. Le songs contenute in questo 'Gothic Electronic Anthems' (già il titolo dovrebbe mettervi sulla strada giusta) sono tutte perfetti cerchi di electro beat, piattaforme di suono elettronico, di quelle che vorresti non finissero mai, tanta è l’energia e la magia frattale che esprimono. Ad essere onesti, non è che siamo davanti ad un platter sconvolgente per l'originalità (anzi, direi che qua di originale non c'è niente), ma la freschezza del suono, i suoni cesellati sul mood Electro Goth e la sfrontatezza dimostrata da quest'artista norvegese, rendono questo platter imperdibile, carico di elettricità e di ossessione oscura, pregno di malignità e di dinamicità. L'opener 'Gothic Anthems', piuttosto che 'Angel' o 'The Holy One' o ancora 'Pray' (la song più EBM oriented di tutto l’album) sono splendidi esempi di quello che potrete ascoltare nel vostro Goth Club di fiducia, così come la ballad 'Shadows Of Evil Sins' vi torcerà l'anima, portandovi nei reami dell'inquietudine e della disperazione (per non parlare poi del drammatico e magnifico binomio conclusivo di 'March Of The Dead' e 'Post Ludium' - da pelle d'oca). Tutto bello, tutto perfettamente oscuro, tutto perfettamente Electro Goth. Non lasciatevi scappare Gothminister, non è concepibile una scelta del genere. Per aiutarvi ulteriormente (o per scoraggiarvi qualora non vi piacesse quello che sto per dirvi) vi faccio alcuni nomi che potete tranquillamente ritrovare nel cocktail di Mr. Brem (a parte le chiare derivazioni dirette dall' Electro Pop '80): Rob Zombie, gli attuali The Kovenant, Marilyn Manson, Rammstein, Frontline Assembly, Kraftwerk, Rosetta Stone...Benvenuto al Ministro, dunque, e che il suo verbo diventi anche il vostro. Lavoro calibrato ed esplosivo.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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