Undicesima release, tra live e raccolte, dei Praying Mantis, all'alba degli anni '80 band NWOBHM famosa per la partecipazione nella celeberrima compilation "Metal for Muthas" del 1980 e per un grande disco quale "Time Tells no Lies" del 1981. Negli anni successivi la band inglese svoltò sempre più verso un sound soft, sino a toccare l'AOR, come in questo "The Journey Goes On" e nel precedente "Nowhere to Hide", sempre edito dalla nostrana Frontiers Records. Benché trovi personalmente i Praying Mantis di "Captured City" una band inarrivabile, devo ammettere che pur nei terreni AOR il terzetto inglese (sì, perché gli altri vanno considerati dei guest), se la sanno sempre cavare egregiamente. "The Journey Goes On" non dice nulla di nuovo, sia chiaro, ma è un album godibilissimo, ben suonato e ben arrangiato, ricco di canzoni davvero riuscite. Da segnalare la bella "The Escape", con le sue soavi melodie e le squisite lead guitars, e il mid-tempo di "Hold on For Love". Rispetto a quanto fatto anche negli ultimi lavori, i Praying Mantis accentuano la propria vena melodica, come dimostrano brani comunque azzeccati ed evocativi quali "If Tomorrow Never Comes". Ah, quasi dimenticavo di dirvi che alla chitarra troviamo niente meno che Dennis Stratton, che i più ricorderanno per essere un ex-Iron Maiden. Nel complesso si tratta di un disco davvero bello, molto melodico e raffinato, seppur poco energico; certo chi si ricorda dei Praying Mantis degli esordi se ne deve stare alla larga, ma chi invece è alla ricerca di un buon AOR fatto come Dio comanda, faccia un pensierino a questo "The Journey Goes On".