Questo ep degli Ungheresi
Athalay è una vera e propria fucilata, di quelle che ti lasciano steso a terra con la bava alla bocca, da quanto fa orrore e paura. Il loro miscuglio veramente malriuscito di pulsazioni EBM/Industrial e Black Metal sinfonico centra in pieno il concetto di mediocre e inutile. Da una programmazione della drum machine che si caratterizza per una infantilità disarmante, per poi passare in giri di tastiera scarni e imbarazzanti, tutto fila nel verso sbagliato. Non ho avuto modo di ascoltare il loro disco di esordio uscito nel corso del 2006, ma bastano queste poche canzoni per rendersi conto in maniera assoluta della loro totale estraneità a qualsiasi concetto minimo di qualità. Il problema non risiede nella scelta musicale o nel tentativo di avvicinare due generi apparentemente troppo distanti, il problema è che in entrambe i casi gli Athalay non forniscono una prova che fosse una di preparazione. Idee in piena latitanza, melodie banali e scontate, una povertà di fantasia da denuncia, insomma c'è veramente poco (anzi nulla) da salvare dentro questo ep intitolato
...And The Night Comes Again. Sono riusciti completamente a scontentare un probabile pubblico devoto all'EBM/Industrial a causa di una incapacità fisica nel gestire e modellare tutto l'apparato elettronico, ma anche quella frangia più attenta al Metal in generale, stavolta a causa di una povertà di contenuti lampante. Semplicemente vuoti, da evitare come la lebbra.
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