Il ritorno degli
Handful Of Hate è una dimostrazione di forza e ostinazione, malgrado un periodo difficile che ha minato l'esistenza stessa della band. Adesso sono tornati, per restare, e mai un titolo come
You Will Bleed suona giusto e autoritario. La creatura di Nicola Bianchi sembra assorbire i traumi alla velocità della luce e a distanza di tre anni dal precedente Gruesome Splendour non si fa pregare, anzi, fa di tutto per ricreare le condizioni naturali tipiche del cataclisma. Forse è la prima volta che il loro Black Metal si mette in evidenza per una così spietata violenza senza compromessi, senza per questo che la sostanza e la personalità che da sempre li contraddistinguono ne possa risentire. La title track posta in apertura è una vera e propria coltellata in pieno petto, caratterizzata da un Metallo Nero di estrazione Svedese, molto tirato e violento, elementi questi che si dilatano per tutta la durata del disco. Gli Handful Of Hate del 2009 non hanno pietà per nessuno, e fanno bene, perchè la scelta di accantonare per un momento la loro vena più "melodica" è un tocca sana, tutto ne risente positivamente per quanto riguarda spontaneità e carica distruttiva. Non sono da meno neanche Bliss Between Thorns, The March Of Hate (cosa aspettarsi da un titolo simile?!) e aggiungo The Fault To Exist. Si potrebbe discutere ore su come un album simile possa aggiungere qualcosa all'odierna scena Black Metal, ma si può (e si deve) rispondere che a noi non interessa nulla delle formalità. Contano i fatti, e qui dentro sono assolutamente concreti.
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