Idee chiare ed una buona dose di iniziativa hanno portato velocemente i cremonesi
HellCircles, formatisi solamente sul finire del 2008, al loro primo demo, composto da quattro brani più un intro. Lasciata scorrere proprio la breve introduzione, incentrata sulle note di un pianoforte e che dà il titolo al demo, gli HellCircles si presentano subito bene, con un'ottima resa sonora, grazie alle registrazioni tenutesi presso il New Sin Studio sotto la supervisione di Luigi Stefanini, ed a un songwriting efficace, filante ed accattivante.
Emergono tuttavia alcune sbavature ed ingenuità a livello vocale, sopratutto nei momenti in cui si cercano soluzioni più aggressive ("The Damage Done") o che addirittura sfociano nel growl ("Turn Back Time"), mentre il cantante di ruolo, Marco Parisi, se la cava più che discretamente, così come il resto del gruppo, i due chitarristi Roberto Fornaroli e Fabio Pedrali e la rocciosa sezione ritmica composta da Danilo Arisi e Davide Ravara.
"Let Us Unite" e sopratutto la più spedita "The Damage Done" evidenziano un approccio teutonico, tra Helloween e Gamma Ray, che ben si integra ad un power melodico "all'italiana", con le chitarre incisive, ed il drumming di Davide Ravara sempre in primo piano a dettare i tempi.
Se la più articolata e ritmata "Turn Back Time" ricorda degli Elvenking scevri dalle influenze folk, la conclusiva "Rise Again" sceglie invece un approccio maggiormente accattivante strizzando un occhio alla melodia, svariando tra stacchi acustici ed accelerazioni brucianti e chiudendo nel migliore dei modi questo lavoro.
Certo, c’è ancora qualcosa da limare e qualche ingenuità da evitare, ma in prospettiva più che promettenti.
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