Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:44 min.
Etichetta:Nagual / Nomadism
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. EL REY
  2. BRUCIA
  3. ME, ALONE
  4. CANE RANDAGIO
  5. SENZA METE
  6. MRJ
  7. COMUNICAZIONE
  8. LITTLE GIRL
  9. RACE
  10. DIMMI
  11. FATHER & MOTHER
  12. SINGLE DAYS

Line up

  • Maxi: guitar
  • Rokko: guitar
  • Carlo: vocals
  • Michele: bass
  • Lorenzo: drums

Voto medio utenti

Devo ammetterlo, mi è servitor un po’ di tempo per rendermi conto che avevo già incrociato in passato la musica di questo gruppo di Macerata. Evidentemente l’età avanza e la memoria non è più quella di una volta (una di quelle frasi che si dicono nella speranza di essere prontamente smentiti da qualcuno di buon cuore …), ma pezzi come “Brucia” e “Comunicazione”, oltre a manifestare un apprezzabile valore artistico, avevano un che di fortemente familiare e non per una loro imprudente assonanza con qualche hit particolarmente famoso. Avevo valutato abbastanza positivamente su queste stesse colonne gli Swell99 (il monicker, a meno d’errori d’interpretazione, era solo Swell!) ai tempi del promo realizzato in collaborazione con la Red House Recordings di David Lenci, e ritrovarli alle prese con un debutto “ufficiale”, per di più patrocinato dall’autorevole produttore Andrea Mei, già tastierista dei Gang e ora autore per i Nomadi, non può che essere una bella notizia.
A dire tutta la verità, rispetto a quel 3-tracks Ep, le cose non è che siano poi cambiate in maniera sostanziale, il gruppo è sicuramente cresciuto in sicurezza, ha aggiunto l’inglese alle sue prerogative comunicative (dando vita ad un’alternanza idiomatica personalmente non del tutto “comprensibile”), ha accentuato la sua propensione al rock mainstream, pur mantenendo salda la sua prepotente passione per il grunge e tuttavia non c’è stata quella maturazione che avevo sperato, visto l’interessante “antefatto” (e qui ricordiamo che la band ha altresì all’attivo altri due lavori dimostrativi) e un’esperienza ormai decennale.
Poco male, perché “Comunicazione” è comunque un buon disco di rock sufficientemente variegato, che tenta una coniugazione piuttosto “pericolosa” tra i mondi di Pearl Jam, 3 Doors Down, Incubus, Negrita, ultimi Litfiba e addirittura Ligabue, riuscendo ad essere abbastanza efficace nel controllo delle melodie, delle malinconie, dell’intensità e della ruvidezza dei suoni, in un amalgama calibrato e discretamente corposo, che evita soverchie edulcorazioni, anche nei testi, che si mantengono quasi sempre al di sopra della soglia della banalità.
Resta “aperta”, come anticipato, la questione di una personalità ancora da perfezionare, ma si tratta di un “disturbo” che può essere agevolmente attenuato da canzoni obiettivamente gradevoli (oltre alle due già menzionate, richiedono di una citazione di merito pure “Me, alone”, “Senza mete”, “Little girl” e “Dimmi”, senza dimenticare il tocco vagamente “gotico” di “Race”) nonostante la loro preponderante vocazione all’osservanza di modelli identificabili con una certa comodità.
Il processo di “crescita” continua, lentamente magari, e tuttavia sono confidente che gli Swell99 saranno in grado di ampliare la convinzione, focalizzare meglio le scelte espressive, abbandonare risolutamente i labirinti d’ovvietà (cfr. “El rey”) e così evitare il rischio di confondersi nel marasma di formazioni che hanno intrapreso un percorso simile al loro.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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