Metalium - Grounded - Chapter Eight

Copertina 6

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2009
Durata:51 min.
Etichetta:Massacre
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. HEAVY METAL
  2. LIGHT OF DAY
  3. PAY FOR FEE
  4. PHAROS SLAVERY
  5. CROSSROAD OVERLOAD
  6. FALLING INTO DARKNESS
  7. ALONE
  8. BORROWED TIME
  9. ONCE LOYAL
  10. LONELY

Line up

  • Henning Basse: vocals
  • Matthias Lange: guitars
  • Tolo Grimalt: guitars
  • Lars Ratz: bass
  • Michael Ehré: drums

Voto medio utenti

Giungono al capitolo numero otto i tedeschi Metalium e lo fanno con questo "Grounded", ispirato a quanto pare dall'esplicativa copertina all'antico Egitto, con tanto di schiavo intento a trascinare a mano delle pietre che andranno a costituire una bella piramide.

Dopo "Incubus - Chapter Seven", il lavoro del 2008 uscito sempre su Massacre, che aveva lasciato l'amaro in bocca essendo un album decisamente sotto gli standard della band, i Metalium riescono parzialmente a sollevarsi, pubblicando un disco nettamente superiore ma ancora in parte deludente, di stampo troppo "sinneriano", ovvero troppo incentrato su riffs e ritmi mid-tempos hard rock, trascurando in maniera esagerata quel power metal becero che li ha resi delle icone del genere.

A prescindere dall'ottima preparazione tecnica ed affiatamento della band che vede in Henning Basse, Lars Ratz e Matt Lange un terzetto di serie A, son proprio alcuni brani (la pessima "Light of Day" o "la noiosa "Pharoh Slavery") a lasciare dell'amaro in bocca; peccato, perchè quando i Metalium si mettono a comporre qualcosa di vagamente più epico e metallico, tipo "Borrowed Time" o la finale "Lonely", la sensazione di essere tornati ai vecchi fast è netta mentre l'opener "Heavy Metal" e la terremotante "Once Loyal" significano un ritorno anche per stile musicale al passato dei primi 3 dischi, con velocità sincopata, drumming e riffing a palla, e melodie vocali alle stelle: se tutto "Grounded" fosse stato composto da brani del genere staremmo parlando di qualcosa di eccellente ed entusiasmante...peccato!

In definitiva un album che risolleva le sorti dei Metalium ma che fa rimpiangere il "Nothing to Undo" del 2007, l'ultimo vero bel disco dei Metalium dall'inizio alla fine, senza scomodare i primi due capolavori della band... Consigliato un ascolto da parte di tutti i fans della band!

E ricordate...

"Heavy Metal lives in me
Can't you hear me calling ?

We are Heavy Metal
If you don't like it
FUCK YOU!
"
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 18 set 2010 alle 16:17

in effetti è un pò loffio....speravo in qualcosa di più movimentato...

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