Cosa ci si può aspettare da una band che ha scelto come proprio nome quello di
Spleen Flipper? Ovviamente del sano jazz/fushion. Tralasciando questa bassissima ironia da peggior bar di Caracas, fa veramente piacere fare un po' di promozione a questa band che riesce a far convergere con una certa precisione la pesantezza del Metal è la lercia irruenza dell'Hardcore, il tutto tenuto insieme dall'uso della lingua italiana, con dei testi che hanno riferimenti più o meno velati alla vita quotidiana.
Alchimia Del Dolore è un album diretto e senza fronzoli, forse un tantino troppo perchè dieci canzoni per soli 22 minuti scarsi di durata complessiva non so quanto possano spingere gli appassionati di musica a sganciare i soldi, ma è anche vero che quando si parla di Hardcore non si sta parlando delle suite dei Genesis, quindi prendiamoli per come vengono. Gli Spleen Flipper hanno una buona dose di groove, un elemento che dal vivo farà lievitare le loro canzoni, come nel caso di Buio Apparente, Artigli e ci metto pure L'Urlo. Per tutto il resto è davvero difficile chiedere altro agli Spleen Flipper, del resto hanno dimostrato quello che c'era da dimostrare: passione, istinto, sporcizia. Onestamente non credo che su queste pagine virtuali riescano ad intercettare una grande fetta di pubblico, ma chi tende ad un certo Hardcore contemporaneo può provarli.
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