Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:48 min.
Etichetta:Escape Music
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. LOST IN A DREAM
  2. CHEATED
  3. TOY SOLDIER
  4. I AM YOUR PRISONER
  5. DYNAMITE
  6. I REALLY WANT YOU IN MY LIFE
  7. IT’S MY TIME
  8. FOLLOW THE SUN
  9. RUNNING AWAY WITH YOU
  10. STEEL DESIRE
  11. BE A STAR
  12. YESTERDAY’S ALWAYS BEEN GONE

Line up

  • Mikael Erlandsson: lead Vocals, keyboards
  • Martin Kronlund: guitars, bass
  • Imre Daun: drums, percussion
  • Dan Helgesen: hammond on “ Lost in a dream “

Voto medio utenti

Un attimo d’attenzione, prego.
Avviso ai “naviganti”, indirizzato in particolare a tutti quelli che adorano frequentare le limpide “acque” musicali della scuola melodica scandinava, che si entusiasmano per un refrain istantaneo e di gran classe e venerano quel suono vivace, “ruffiano” e incredibilmente catalizzante: i Salute rappresentano un’impellente priorità d’ascolto (e d’acquisto!) di questo 2009 ormai agli sgoccioli.
Eh, già perché il buon Mikael Erlandsson non si accontenta di allietare i nostri timpani con i suoi Last Autumn’s Dream (ricordiamo anche parecchie collaborazioni e una consistente carriera “solista”) e decide di dedicarsi con notevole profitto anche a questo nuovo progetto, realizzato in compagnia di autorevoli “complici” del calibro di Martin Kronlund (anche affermato produttore) e Imre Daun, noti nei tempi recenti soprattutto per la militanza nei Gypsy Rose.
“Toy soldier” è un lavoro pieno zeppo di elaborazioni musicali fresche e vaporose, raffinate e incisive, frutto di un songwriting solo apparentemente “semplice” ed in realtà prodigo di sfumature e di qualità immaginifiche.
Stiamo parlando di un disco che presumibilmente non sovvertirà le sorti dell’arte intesa nel suo senso più “audace”, eppure l’hard melodico del terzetto è un vero toccasana per l’anima, solleva il cuore, corrobora i sensi, entra in circolo con facilità e dà la stessa dipendenza di un potente stupefacente, evitando tutte le devastanti controindicazioni tipiche di queste sconsigliabili sostanze.
Tra prepotenti vibrazioni AOR, suggestioni di rock duro britannico, barlumi pop-esque, schegge pomp e addirittura sedimenti proto-glam (“Cheated”), il tutto condito da una tipica sensibilità nordica, il programma scorre senza sostanziali debolezze, ma anche se mi sono ripromesso di evitare menzioni di merito specifiche che possano in qualche modo sminuire il valore di un prodotto di nobile lignaggio nella sua splendida interezza, non posso proprio esimermi dall’identificare “I am your prisoner” e “Running away with you” come due dei pezzi più adescanti degli ultimi tempi.
Come anticipato, in pratica ogni canzone di “Toy soldier” è degna di notevole attenzione e saprà regalare brividi d’apprezzamento, sintomi di “contagio” ed emozioni a profusione, e non solo ai cultori “specializzati” di settore, dacché sono fortemente persuaso che la spigliatezza e un certo gusto “moderno” di alcune di queste composizioni (cfr. “It’s my time” e “Be a star”) potrebbero addirittura “rischiare” di conquistare agevolmente, se solo gratificate da un’adeguata esposizione “mediatica”, anche gli appassionati di musica maggiormente “generalisti”, per esempio quelli che gradiscono (magari senza nemmeno sapere di che si tratta!) i disinvolti bagliori di rock adulto presenti nella musica dei The Rasmus.
Una bellissima sorpresa, dunque, per una sorta di side-project che alla fine può persino arrivare a mettere in pericolo la “prelazione” artistica delle rispettive formazioni di provenienza.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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