Cosa succede quando un musicista del calibro di
Kip Winger si ritrova, dopo 30 e passa anni, col fratello Nate e l’amico d’infanzia Peter Fletcher, entrambi validi musicisti dall’invidiabile curriculum? Semplice: si mettono in uno scantinato e tirano fuori un disco della madonna. Ecco, in due parole, il riassunto dell’omonimo debut album dei
Blackwood Creek, creatura hard rock tra le più convincenti sentite da Sbranf quest’anno.
Per carità, niente di innovativo in questo cd, se non 46 minuti buoni buoni di bell’hard rock, pompato ma molto stradaiolo, per la gioia degli appassionati del signor Winger, che ancora una volta è sinonimo di qualità. Molto bella ed energica l’opener “
Out in outer Space”, nonché la successiva “
Nothing but the Sun”, ammantata di sonorità AOR e dai ritornelli catchy. Le composizioni tendono ad un progressivo indurimento andando avanti con la scaletta, fino a raggiungere l’apice con la sporca e graffiante “
Love inspector”, ma i Blackwood Creek ci lasciano gentilmente il piacere di godere delle delicate armonie dell’affascinante “
After your Heart”.
Bei pezzi in un disco piacevole e tutt’altro che scontato. Acquisto quasi obbligato per i fans di Winger e dintorni, interessante e godibilissimo ascolto per tutti gli amanti dell’hard rock ben fatto.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?