Primo demo per i trevigiani
Crafter Of Gods, dediti ad un black/death dalle forti venature sinfoniche, in cui spicca la voce della singer Erica, sfortunatamente non in positivo. La sua voce, contrapposta allo scream di Giovanni, infatti stona vistosamente durante il 90% delle canzoni (su 35 minuti complessivi del disco, ci attestiamo attorno ai 32 circa. Non male!) rendendo l'ascolto di questo "A Bruise Through The Dark" una lenta agonia durante la quale consiglio vivamente di tenere a debita distanza qualsiasi oggetto contundente per evitare di dare sfogo alle malsane tendenze suicide che sicuramente si manifesteranno in voi. Ad aggravare la situazione intervengono anche le chitarre di Nicola e Giovanni, che nei frangenti solistici sono tutt'altro che all'altezza propinando una serie di stecche degne del miglior Joe Sandalo dei tempi d'oro. Quando poi i due si lanciano in ardite armonizzazioni a due voci, le stonature e le differenze di accordature creano una dissonanza fastidiossissima per l'udito umano. Pur dando tutte le attenuanti del caso circa la qualità delle registrazioni, dall'ascolto di questo demo emerge tuttavia come le abilità strumentali del gruppo siano ancora da affinare, anche se i brani comunque non sono tutti da buttare. Tuttavia è veramente difficile seguire i pezzi perchè lo starnazzare della cantante indisporrebbe all'ascolto persino Gandhi.
Insomma, non ci siamo, e lo diciamo senza cattiveria. Leggendo che il gruppo è stato formato nel 2008 l'insufficienza è motivabile con la forse eccessiva fretta che la band ha avuto di pubblicare questo demo, che necessita di essere rivisto in maniera profonda e seria.
Leggendo sul MySpace che il gruppo è alla ricerca di una nuova cantante, c'è solo da sperare che in vista del prossimo disco le cose dal punto di vista vocale siano migliori.
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