Simone Fiorletta è un chitarrista dalla mano invidiabile, e dalla penna spesso ispirata, sia con i suoi Moonlight Comedy che nei suoi esperimenti da solista. Con questo terzo capitolo della sua personale discografia, il guitar hero nostrano ci porta in un universo tanto amato dagli shredders di buon gusto, in cui vagonate di note non dimenticano nel cassetto il sapore della melodia, il gusto di una song bilanciata, la sottile ricerca della forma canzone all’interno di un lavoro chitarristico ma non onanistico.
Nove brani variegati e differenti l’uno dal’altro, tra i quali mi piace citare l’opener “
Thanx”, impastata con la fusion, la bellissima e Satriani-style “
Dance in the City”, la morbida ma succulenta “
I believe in you”, la ballad acustica “
Laura”. I momenti più corposi non mancano, come nella divertente ed impegnativa “
Oh no, once again?”, e nel dittico finale che mette in luce le sterminate capacità espressive allo strumento del bravo Simone, a cui forse si può imputare solo un po’ di auto citazionismo, e di sfruttare la stupenda band che si è costruito, guests compresi, solo come tappeto sonoro per le sue scorribande sulla sei corde, più che in un tentativo di costruire un sound “da band”. Detto ciò, siamo pur di fronte ad un disco di un chitarrista, per cui quelli da me appena citati dovrebbero essere annoverati tra i peccati veniali. “
When Reality is Nothing” è un lavoro piacevole, consigliato ovviamente agli amanti della sei corde più moderna, figlia di Vinnie Moore, Steve Lukather, Satriani, Vai.
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