'Sti giapponesi: sempre pronti a copiare, inglobare, acquisire, con una mentalità ed una filosofia che da sempre tende ad accogliere, imparare, replicare, migliorare, se possibile. In questo caso, i nipponici
Guiltys Law ci hanno messo ben 15 anni per sfornare il debut album, ma dobbiamo candidamente ammettere che la ciambella non sembra poi venuta col buco.
Heavy/power di matrice tedesca anni ’80, citate pure due - tre nomi a caso e ci azzeccherete di certo (Helloween, Blind Guardian, un po’ di Maiden, che non guasta mai, ecc ecc). peccato che il risultato sia acerbo, grezzo seppur intriso di amore per il metal, e suonato da bravi musicisti, i due chitarristi in primis.
Sin dall’opener “
Into the Abyss” vi sarà sottoposta una sarabanda di luoghi comuni, riff vecchi di 30 anni, sbrodolate di solos e belle cavalcate di doppia cassa, il tutto penalizzato da una produzione quasi inesistente, e da un momento ispirativo davvero piccolo piccolo. Ed è un peccato, perché si sente lontano un miglio che i ragazzi ci credono, eccome. Purtroppo, o per fortuna, non basta conoscere a memoria tutta la discografia degli Iron Maiden per fare un bel disco, e questo è il risultato.
Se avete i soldini contati, lasciate stare questo “
Total Insanity”: qui la ciambella sembrerà anche buona, ma il buco è venuto davvero male.
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