Nuovi nel panorama rock italiano, i Moog si fanno subito notare per la ricerca di un suono inedito tra le band attuali, specie quelle operanti nel territorio nostrano. Il sound proposto è infatti una mistura di svariate ispirazioni, dall’elettronica al rock classico, con qualche vaga incursione in una sorta di ‘nu metal’ assolutamente scevro da ogni tipo di banale attitudine modaiola. I pezzi si distinguono (e si distinguono anche tra di loro, il che al giorno d’oggi non è poco !) soprattutto grazie alle scelte di suono operate, con un tappeto sonoro originale e intenso, pieno ed efficace, su cui sovrasta il coraggioso cantato in italiano. Le chitarre elettriche non mancheranno di allietare la frangia più rockettara dei fan, anche nei momenti più tristi come in ‘Morfina’ o ‘Blu’, in cui si odono echi lontani dei Litfiba di una volta, o ‘Senza Alibi’. In altri aspetti del disco, invece, come in ‘Giù Dai Satelliti’, viene fuori la parte più sperimentale, quasi un ‘crossover all’italiana’, e comunque la band dimostra che, per tutta la durata delle 14 tracce (15 se consideriamo una hidden track strumentale che chiude il CD), il connubio rock classico - sonorità moderne è efficace e funzionale. Da lodare senza dubbio il gusto melodico dei quattro ragazzi e l’orecchiabilità dei riff e delle strutture portanti dei brani, che fanno del combo una nuova band, ma di certo non una band di novellini. Insomma, occhio ai Moog, sperando che riescano a farsi strada nell’oceano delle produzioni attuali.
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