Nati come band di estremo viking metal norvegese senza alcun compromesso, dopo alcune registrazioni, gli Asmegin trovano una nuova dimensione, anche a seguito di un primo split e di una successiva nuova line-up che vede come superstiti soltanto Marius Olaussen e Tomas Torgersbraten. Fautori di un heavy metal particolarissimo, ricco di cori femminili, violini e tantissimi elementi di folklore popolare, confezionano un buon disco, in cui fa da padrone l’originalità e la onnipresente vena vichinga, nonostante gli ammorbidimenti e la maggiore orecchiabilità che però non disdegna mai l’uso di growls appropriate e sfuriate tipiche del black metal.
La opener ‘Af Helvegum’ è una sorta di ballata popolare in stile metal, incredibile soprattutto nel finale, esperimento che nel disco si ripeterà ancora, così come a volte saranno presenti momenti di sognanti e tristi ballad come la splendida ‘Huldadans - Hin Gronnkledde’ in cui predominerà la voce femminile di Sareeta (Ram-Zet), non l’unica collaboratrice di questo ‘Hin Vordende Sod & So.’. In definitiva siamo di fronte ad una band dalla spiccata creatività che molto deve all’originale singer che riesce a non banalizzarsi mai sia strillando che accarezzando le note meno aspre, una band che sfrutta le proprie origini nordiche in maniera assolutamente anticonformista e mai banale.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?