Dopo la pubblicazione oltreoceano, sbarca anche in Europa l’onesto debut album degli statunitensi
Sparks The Rescue, attivi dall’inizio del 2001 ma finora conosciuti solo per un paio di EP datati 2005 e 2006.
Si sentono tutte le influenze di quello che è accaduto nel mondo punk dell’ultimo ventennio nella patria dello Zio Sam. Di sicuro non è un album che cambierà la storia della musica, ma non dispiacerà agli amanti di queste sonorità, che troveranno pane per i loro denti. Anche se la band non fa certo dell’originalità la sua caratteristica principale, la presenza di inserti tastieristici che spesso e volentieri accompagnano i pezzi rende un po’ meno monotono il tutto e aggiunge un tocco personale a un genere che forse ormai ha già dato tutto ciò che poteva dare. Tra le canzoni più riuscite, che poi sono quelle che maggiormente si allontanano dai cliché del genere, spiccano l’allegra
Hello Mexico, la cadenzata
Skeleton e
Chemistry Set, che ricorda molto da vicino lo stile dei Muse più ispirati.
Riservato esclusivamente a chi gradisce il nuovo punk made in USA e a chi vuole avere in casa un disco da portarsi dietro quando deciderà di andare a sfidare in groppa a una tavola le onde della California. D’altra parte, il titolo la dice lunga: “occhi verso il sole”, panza al vento e poca attenzione a ciò che si ascolta, che diventa solo un piacevole sottofondo per altre attività.
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