Mandragora Scream, band che non ha bisogno di ulteriori presentazioni.
Di origine italiana, ben affermato all'interno della scena metal e avente ben tre album alle spalle, questo gruppo è attivo fin dal lontano 1997, anno in cui la cantante
Morgan Lacroix decide di avviare il proprio progetto.
Nel Novembre 2009 viene pubblicato il quarto full length dal titolo ''
Volturna''.
Orientati in direzione di un genere
Dark- Gothic, i
Mandragora Scream si differenziano per quanto riguarda l'introduzione di sonorità digitali... novità in partenza interessante, ma che dopo qualche ascolto rende il sound complessivo faticoso, distaccato dalle influenze goth di base le quali si dissolvono presto e rendono il tutto una miscela di elementi casuali di stampo pop.
A livello sonoro in apparenza è tutto caotico e nulla lascia spazio a tutti gli elementi che normalmente dovrebbero essere evidenziati, come ad esempio la voce di
Morgan; quest'ultima risulta poco espressiva, assillante, a causa della modalità di canto scelta: diretta al growl e gonfia di effetti...le linee vocali sono così forzate da non lasciare spazio sufficiente agli altri strumenti.
Tutto è molto rapido, continuamente riproposto, confuso e scontato in quanto la band non mette in evidenza il confine esistente tra Gothic e musica Elettronica... decisamente netto.
Di conseguenza le tracce tendono ad assumere un carattere pop a tratti dance.
''
Volturna'' si presenta come un disco contenente ben 15 pezzi; in esso non c'è spazio per idee fresche e brillanti... A dimostrazione di ciò le due cover, la prima di ''
Bang Bang'' pezzo di
Cher e l'altra dei
Visage, ''
Fade To Grey'': praticamente identiche alle originali con l'aggiunta di un lieve tocco dark!
Si può asserire che in tutto il disco si gioca ad intervallare la voce maschile e quella femminile; entrambe molto distorte, effettate e carenti di tecnica.
Lo stesso vale anche per gli altri componenti del gruppo ma soprattutto perchè risultano quasi completamente invisibili, nascosti dietro le eccessive basi elettroniche, alle martellanti ed imponenti linee vocali.
Elencare i brani risulterebbe inutile ad una descrizione dettagliata delle componenti tecniche o delle caratteristiche distintive in esse presenti, in quanto ''
Breakin' Down'' rappresenta l'unico pezzo valido, perchè orecchiabile e più vicino al genere proposto dalla band; ancora una volta, però, gli altri strumenti giocano un ruolo secondario.
Il sound complessivo risulta viziato fin dall'inizio e non paragonabile in maniera positiva o negativa ad altre band.
Decisamente più attenti alla parte estetica per quanto riguarda l'atmosfera, l'aspetto della band stessa e l'artwork dell'album, i
Mandragora Scream hanno dedicato decisamente poca cura al suono e alla parte strutturale, a partire dalla composizione dei brani.
Il risultato? Tutto figura come forzato fino al massimo per poter risultare ancora più oscuro, angosciante e il più possibile vampiresco.
Il senso di deterioramento e declino sembra presente all'interno del fattore stilistico personale, in quanto tutto è immodestia, ripetizione ed eccesso di elementi tra loro dissonanti... Tra i quali nessuno appare come dominante.
''
Volturna'' sarebbe stato un ottimo prodotto se solo avesse posseduto una giusta e minima dose di semplicità.
In conclusione è possibile affermare che il disco risulta deludente proprio per una errata impostazione e misura di una buona idea presente in partenza.
Nulla da dire ad artwork e produzione, entrambi molto professionali.