"Disturbance", "Peagentry For Martyrs", quel "The Vile Conception" che li impose definitivamente agli occhi del grande pubblico ed ora questo
"Paradogma". La carriera dei romani
Hour Of Penance è stata fino ad oggi un continuo crescendo che ha persmesso loro di affermare il proprio nome sia in Italia che all'estero, fama che, ne siamo certi, questo nuovo album "Paradogma" contribuirà a rafforzare ulteriormente. C'è poco da dire riguardo al disco, chi ha amato il precedente "The Vile Conception" troverà senza dubbio pane per i suoi denti, ovvero un brutal death metal tenico e pesante, ispirato, variegato, suonato in maniera impeccabile e con un potenaziale distruttivo degno della bomba H. Già dalla copertina sono evidenti le tematiche che i brani andranno a toccare, ovvero una certa intolleranza verso il clero ed in generale la religione cristiana a cui gli Hour Of Penance guardano in maniera piuttosto critica, d'altro canto dando una rapida scorsa ai titoli difficilmente si avranno dei dubbi in proposito. Difficile scegliere un brano rappresentativo rispetto agli altri, quel che è certo è che pezzi come la titletrack, "The Woeful Eucharisty", "Thousands Of Christs", "Caged Into Falsehood", "Malevolence Of The Righteous" o "Incontrovertible Doctrines" mostrano un gruppo ancora più compatto, se possibile, rispetto a "The Vile Conception", in grado di scrivere grandissimi pezzi con chitarre e batteria ad ergere un muro di suono invalicabile e annichilente, davanti al quale l'ascoltatore si sente piccolo ed impotente.
"Paradogma" è un album MOSTRUOSO, ma dagli Hour Of Penance era lecito aspettarsi un disco di questo livello che affermasse nuovamente come lo scettro del brutal italiano sia in mano a loro e a pochi altri. Attendiamo quindi con ansia il nuovo EP dei Fleshgod Apocalypse per urlare al mondo che la scena estrema italiana c'è e sa il fatto suo. Orgoglio tricolore.
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