Noto soprattutto per essere stata la voce di Axel Rudi Pell, M.A.R.S. e ancora oggi di Impellitteri, Rob Rock giunge alla seconda realizzazione della propria personale carriera solista, Eyes Of Eternity, un gran lavoro che mette in risalto tutte le qualità del validissimo singer. Accompagnato da numerosi musicisti che hanno contribuito alla registrazione del disco, tra i quali citiamo almeno Rick Renstrom alla chitarra, Rob ha messo insieme 9 tracce di puro heavy/power metal di chiaro stampo USA, caratterizzato da un forte senso della melodia e da un alto livello tecnico, manifestato da tutti gli strumenti, in particolare dal lavoro delle 2 chitarre, davvero accattivante. Dall'iniziale "Rock The Earth", e a seguire con la title track o "Rage Of Creation", a farla da padrona sono le squisite linee vocali della stupenda voce di Rob accompagnata dalle melodie mai troppo scontate, seppur di immediata presa, delle chitarre, abili ad intrecciarsi in gustose armonizzazioni e fulminanti duelli a velocità della luce in fase solistica. C'è posto anche per qualche episodio meno standard e più vicino alle più moderne uscite anche in ambito classic metal, con accordature ribassate e maggior ricerca di personalità, come in "Conqueror's Hymn", che ricorda da vicino i Nocturnal Rites di Afterlife, per fare un esempio. Segue una, diciamo pure immancabile in disco del genere, semi ballad (per niente sdolcinata e malinconica però) con venature acustiche quale "Fields Of Fire" prima di arrivare alla conclusione con la suite "The Hour Of Dawn" dove si concentrano tutti gli elementi che rendono Eyes Of Eternity un album assolutamente gradevole e fresco pur nella sua non spiccata originalità.