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Info

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Anno di uscita:1995
Durata:42 min.
Etichetta:I.R.S. Records

Tracklist

  1. THE ILLUSION OF POWER
  2. GET A GRIP
  3. CAN'T GET CLOSE ENOUGH
  4. SHAKING OFF THE CHAINS
  5. I WON'T CRY FOR YOU
  6. GUILTY AS HELL
  7. SICK AND TIRED
  8. RUSTY ANGELS
  9. FORBIDDEN
  10. KISS OF DEATH
  11. LOSER GETS IT ALL

Line up

  • Tony Martin: vocals
  • Tony Iommi: guitar
  • Neil Murray: bass
  • Cozy Powell: drums

Voto medio utenti

Forbidden è l'ultimo disco dei Black Sabbath, uscito originariamente nel corso del 1995, sempre con Tony Martin alla voce e il riconfermato Rondinelli alla batteria. Purtroppo, e a causa, di motivi vari e ben combinati questo disco ha avuto una gestazione abbastanza travagliata, fattore che ha determinato uno scollamento a livello di ispirazione, con dei risultati non propriamente eccelsi, e forse è proprio il caso dire che Forbidden è l'anello debole di una carriera che si snoda oltre tre decenni di storia del Rock. L'album sin dalla prima traccia, The Illusion Of Power, parte male e in maniera alquanto confusionaria, a causa di Ice-T che è stato invitato a cantare in un duetto con Tony Martin di dubbio gusto, e si sente che c'è qualcosa di forzato che si ostina a non voler scorrere via con scioltezza. Il problema generale di questo cd non è tanto la partecipazione di Ice-T o meno, semmai è una generale mancanza di idee che rende la musica spenta e noiosa. Spesso e volentieri si ha la sensazione che tutto si trascini per forza, caratteristica che emerge nelle anonime Get A Trip, Guilty As Hell , Sick And Tired e ci metto pure I Won't Cry For You, tutte canzoni che anche dopo ripetuti ascolti non riescono a catturare l'ascoltare, non suscitano emozioni. Incredibile come nel solo giro di un anno la stessa formazione di Cross Purposes si sia letteralmente assopita, ma evidentemente qualcosa deve essere andato storto anche a livello di rapporti umani tra gli stessi componenti dei Black Sabbath, questo non è dato saperlo. Qualche volta la band tenta di rispolverare ritmiche tendenti a un certo mood doomish, riuscendo soltanto ad annoiare, e questo dispiace perchè non è tutto da cestinare senza appello, qualche buona idea persiste come nel caso di Can't Get Close Enough e Kiss Of Death, ma nulla di così eccezionale, è tutto relativo allo spessore stesso del disco. Delude anche Tony Martin che a tratti sembra quasi un corpo estraneo, come se non fosse riuscito ad integrarsi con l'intelaiatura dei brani, con una prestazione che in qualche frangente appare casuale e svogliata. E' nel complesso che Forbidden non funziona a dovere, un vero peccato soprattutto perché è l'album che chiude la carriera dei Black Sabbath (senza contare gli Heaven And Hell di Ronnie James Dio e Iommi), e di certo non la fa in modo onorevole.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti
Delusione cocente

Quest'album è stato l'ultimo con Tony Martin e a nulla è valso il ritorno della line-up di"Tyr"con Murray e Powell per riuscire a salvarlo da un disastro compositivo e soprattutto di produzione ad opera dei Metal Rappers Body Count.Uniche perle del disco l'opener "Illusion of Power"con Ice-T che duetta con Martin e la conclusiva e epica"Kiss of Death".Bella anche la ballad quasi AOR "I Won't Cry for You".

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 lug 2010 alle 00:16

solo una precisazione: come giustamente riportato nelle line up, alla batteria c'è il grande Cozy Powell e non Bobbie Rondinelli. purtroppo poco cambia: Forbidden è il disco più fiacco della recente discografia del sabba nero, con una inspiegabile quanto pessima produzione di Ernie C dei Body Count.

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