Come suggerisce il nome, dietro
AV Project c’è la mente, le mani e la voce di
Alberto Venturini, compositore dei brani di questo cd, nonché cantante e tastierista dello stesso. Il musicista parmense, padre e madre cantanti operistici, ed un solido background di studi alle spalle, si cimenta in questo “
This Century” in un hard rock di matrice americana, con una band dalle sonorità molto, molto vicine al metal, che per l’occasione si piega a seguire le partiture di Alberto.
Nelle dieci tracce, che ho ascoltato più volte, risalta in maniera netta come il progetto sia volutamente rock, senza voler troppo spingere né verso un estremo né verso l’altro, ma la cosa che mi ha lasciato un filino amareggiato, strano a dirsi, è proprio l’esecuzione vocale di Alberto. La sua voce, tendente al timbro acuto, viene spesso modulata su linee vocali che mi sanno di scontato; inoltre, Alberto non sfoggia un’ombra di vibrato o di colore in un’esibizione sì buona, ma che non fa gridare affatto al miracolo, per non parlare della dizione in inglese, decisamente migliorabile.
Tant’è, le buone composizioni ci sono, per carità: l’iniziale “
This Century” ha un riff accattivante, la veloce “
Speed” (mai titolo fu più azzeccato) ci riporta verso territori prettamente metal, la bella ballad “
Eyes of May” sa dosare un’attitudine muscolosa agli strumenti con una buona esibizione, soprattutto nel refrain; ma ciò non ci esime, ahinoi, di dover constatare come spesso i brani risultino fiacchi in sede di stesura, seppur dotati di arrangiamenti ben fatti.
Attendo gli AV Project alla prossima prova, per il momento, le mie riserve non sono del tutto sciolte.
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