Ahahah, ragazzi, siete stati davvero sfortunati… un disco emo/punk/pop in mano a Sbranf, come dare un’accetta a Jason Vorheer! Va bene, va bene, sarò obiettivo al massimo delle mie possibilità…
Provengono da Salerno i
Normavana, giovane quartetto dedito ad un rock/punk interamente in italiano. Molto “delicati” nei testi, i nostri non si lanciano in canzoni di protesta, ma più che altro cantano l’amore ed i difficili rapporti interpersonali di una generazione che sta ancora cercando la propria identità (un consiglio: non è su Facebook, cercare altrove).
Più che buona la produzione, per un sound che si accosta a quello dei tanto blasonati Finley, tendendo ad assomigliare più alla ventata americana, tipo 30 seconds to Mars, per capirci. Dieci brani molto, troppo simili e confondibili l’uno con l’altro; spicca l’opener “
Dipingo” e la veloce “
Vero è ciò che pensi”, ma già dalla traccia due il tutto suona di già sentito, con quelle linee vocali che ti fanno venire la pelle d’oca, e la voglia di regalare zappe su zappe, ed accompagnare giovani musicisti sui mai abbastanza arati campi coltivati a vigna della mia bella Sicilia….
Disco carino, poco più. Sconsigliato ai maggiorenni, dotati di patente, in possesso di tessera elettorale.
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