Dai Paesi Bassi con amore, e se necessario anche un pizzico di odio ferale che non guasta mai, almeno a loro. Gli
An Autumn for Crippled Children si presentano al mondo con un esordio discografico intitolato
Lost, praticamente una dichiarazione di intenti chiara e totale che mette in luce (parolona questa) un Black Metal fortemente venato di atmosfere Depressive tanto care al nord Europa. Partendo dagli Shining e passando per i Leviathan in questo esordio troverete il ricettario perfetto del Black Metal che si sposa adeguatamente a tutto quell'immaginario di follia e disperazione psichica, in tal senso è opportuno anche dare uno sguardo alla copertina; evidentemente quelle sedie a rotelle non sono messe li a casaccio... per non parlare dell'ambientazione tipica dei manicomi di altri tempi, dove la pratica comune e ordinaria non era certo caratterizzata dalle maniere più morbide e umane. Di umano c'è poco anche nella musica di questi musicisti, se non nei momenti più riflessivi come nel caso di An Autumn For Crippled Children, brano che da pure il nome al gruppo. Il discorso cambia invece quando a prendere il sopravvento sono tracce come Ghost Light, A Dire Faith oppure In Moonlight Blood Is Black, dove gli elementi più marcatamente Black Metal danno sfoggio di loro stessi con vocals isteriche e riff freddi come le lame dei coltelli. Inutile dirlo: innovazione e originalità pari a zero, mentre disperazione e disagio riversati in musica qui dentro ne troverete a bizzeffe, se poi ci si aggiunge il fatto che questo cd viene pubblicato dalla ATMF Records è un altro, piccolo, punto di merito.
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